La temperatura dell’acqua nel Mar Adriatico, lungo le coste italiane, ha raggiunto anche quest’anno in superficie, cioè nello strato dei primi tre metri, valori massimi di oltre 29°C, appena di poco inferiori a quelli raggiunti lo scorso anno, 30,17°C (vedi tabella 1). Anche sotto questo strato superficiale nelle stazioni costiere si rilevano valori elevati, tra i 28 e 28,7 °C, dovuti principalmente ai prolungati periodi di alta pressione con intenso irraggiamento solare e alla scarsa frequenza di perturbazioni con precipitazioni.
La notizia arriva dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) che con la sua rete meteo marina monitora in tempo reale sei aree geografiche dell’Adriatico che vanno dal golfo di Trieste al golfo di Manfredonia passando per il golfo di Venezia, la foce del fiume Po, Rimini e Senigallia (fig. 1), studiando moto ondoso, temperatura e salinità dell’acqua, direzione e intensità delle correnti marine, parametri atmosferici.
I principali parametri misurati in tempo reale sono disponibili sul sito http://www.ismar.cnr.it/infrastrutture/sistemi-osservativi/boe-piattaforme-e-altre-reti-fisse
L’attività di monitoraggio del Cnr-Ismar si è svolta anche su un altro fronte, quello dei dati raccolti dal 1913 al 2016, in oltre 15.000 punti di misura in mare aperto sulle due sponde dell’Adriatico. I dati rilevati durante le crociere oceanografiche di diversi istituti di ricerca nazionali e internazionali sono stati analizzati, registrando un incremento di temperatura media dell’acqua superficiale di circa 2°C (da 25 a 27°C).