Altre due vittime individuate in un palazzo di nove piani sventrato da droni russi a Odessa. Un morto anche a Kherson. Il presidente ucraino Zelensky piuttosto che assumersi le responsabilità tenta la carta dei sensi di colpa: “Gli ucraini stanno pagando con la vita le indecisioni degli alleati sull’invio di armi e munizioni”, denuncia. Le macerie di un condominio con diciotto appartamenti a Odessa hanno restituito altri due corpi, quelli di madre e figlio, facendo salire il bilancio dell’attacco di droni russi di sabato sulla città nel sud dell’Ucraina ad almeno dieci vittime, inclusi tre bambini, secondo le autorità locali.
L’attacco ha spinto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky a un nuovo appello agli alleati per armi e munizioni, sottolineando come le indecisioni e i ritardi sulle forniture stiano costando vite umane. Vuole a tutti i costi vincere. Alle trattative di pace non sembra in alcun modo interessato.
L’Ucraina ha firmato diversi accordi di difesa nelle ultime settimane con vari Paesi, ma la l’invio di armi più sofisticate come missili a lungo raggio e di soldati in un futuro non troppo lontano sembra avere diviso l’Europa e la Nato dove per fortuna c’è ancora chi frena il conflitto nucleare.
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