Il cadavere di una ragazza di 16 anni e’ stato trovato oggi appeso ad un albero alla periferia di un villaggio del distretto di Moradabad, nello Stato di Uttar Pradesh, che si conferma “capitale indiana della violenza contro le donne”.
Un’altra donna, di 44 anni, e’ stata trovata impiccata ieri con un sari (il tradizionale abito indiano) ad un albero di guava sempre nello Stato dell’Uttar Pradesh. L’autopsia conferma che e’ stata vittima di violenza sessuale. I famigliari sostengono che sia stata stuprata dapiù uomini. un branco e poi uccisa. Il figlio della vittima ha riferito che sua madre giorni fa aveva denunciato l’esistenza nella zona di una mafia dei liquori prodotti illegalmente. Nella denuncia presentata alla polizia i famigliari della donna hanno incluso le generalita’ di cinque presunti responsabili dell’omicidio. Nello stesso Stato indiano due settimane fa erano state trovate impiccate due cuginette due ragazzine di 14 e 15 anni, violentate e poi uccise.
E un’altra donna accusa, stuprata in commissariato polizia
Una donna di 35 anni ha aggiunto un anello alla feroce catena di violenze sessuali delle ultime settimane nell’Uttar Pradesh accusando un commissario di polizia di averla stuprata nel commissariato e tre suoi subordinati di non avere fatto nulla per impedirlo. Il poliziotto è stato arrestato mentre i tre agenti sono stati sospesi dal servizio.
Ragazzo stuprato e ucciso
Un ragazzo indiano di 15 anni, studente di una madrassa (scuola islamica), e’ stato violentatato ed ucciso nello Stato indiano di Uttar Pradesh (da settimane al centro di molteplici episodi di violenza sessuale) ed il suo cadavere gettato su una strada del villaggio di Sarai Raja, nella zona di Mandhata.