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Stupefacente, ecco perché non riusciamo a smettere

dolce mandorle e caramelloI cibi ricchi di carboidrati raffinati possono scatenare una reazione di dipendenza, simile a quella di alcune droghe e del gioco d’azzardo. Infatti, questi alimenti hanno un alto indice glicemico, il che significa che la glicemia s’innalza bruscamente e dopo aver raggiunto il picco, si abbassa altrettanto velocemente, lasciando dopo quattro ore una sensazione di fame. I carboidrati naturali, invece, hanno un indice glicemico basso e quindi la glicemia si alza lentamente e scende in modo analogo. I cibi ad alto indice glicemico, come gli alimenti trasformati, attivano la stessa area del cervello, il nucleus accumbens, legato alle sensazioni di piacere, che viene attivato anche da alcune droghe che danno dipendenza, come cocaina e anfetamina, e da comportamenti come il gioco d’azzardo, altrettanto caratterizzati da comportamenti compulsivi.

Lo ha evidenziato uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Boston Children’s Hospital, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. L’esperimento è consistito nel far bere a dodici uomini obesi o in sovrappeso due frullati, con lo stesso gusto e la stessa quantità di calorie, proteine, carboidrati e grassi. Uno dei due, però, aveva carboidrati con un indice glicemico molto più alto rispetto all’altro.

Anche se la dipendenza da cibo non è esattamente la stessa provocata da alcune droghe, il fatto che gli alimenti con alto indice glicemico attivino la stessa area del cervello può aiutare a modificare le abitudini alimentari delle persone obese o in sovrappeso, rompendo la catena che li porta a mangiare in continuazione.

Foto: Gabriella Raffaelli

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