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“Basta bevande zuccherate con i buoni pasto per i poveri”

ortaggi estiviI sindaci di diciotto città americane – tra cui New York, San Francisco, Boston, Philadelphia, Los Angeles e Chicago – a l’American Medical Association (Ama) hanno chiesto al Congresso Usa di escludere le bevande gassate e quelle zuccherate dagli alimenti che possono essere comprati con i buoni pasto che il governo assegna ai più poveri e che attualmente coinvolgono. La richiesta è motivata con la necessità di combattere l’obesità dilagante e le malattie a essa correlate, in particolare i disturbi cardiovascolari e il diabete. Secondo studi citati dall’Ama, le bevande zuccherate rappresentano il 58% di quelle acquistate con questi buoni pasto, chiamati food stamps, che sono gestiti a livello federale del dipartimento dell’Agricoltura, nell’ambito del Supplemental Nutrition Assistance Program federale. Nel 2012, oltre 47 milioni di americani hanno usufruito di questi buoni pasto.

Nel diffondere la lettera dei diciotto sindaci, il primo cittadino di New York, Michael Bloomberg, ha osservato che il programma di assistenza alimentare per i più poveri esclude già, giustamente, la possibilità di acquistare alcol e tabacco e ha chiesto: “Perché dovremmo continuare a sostenere acquisti insalubri sotto il falso nome di assistenza nutrizionale?”.

Gli avversari giudicano paternalistica questa richiesta. L’American Beverage Association sottolinea che i dati del dipartimento dell’Agricoltura mostrano che le bevande acquistate con i buoni pasto rispecchiano quelle acquistate dalla popolazione in generale.

Comunicato sindaco di New York e lettera dei diciotto sindaci al Congresso

Comunicato Ama

Foto: Gabriella Raffaelli

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