Sarà per la prima volta una donna, e un primo leader africano, a guidare l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO): con ogni probabilità, la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala ce la farà. Questo perché la sua candidatura è ora resa più forte grazie al “forte sostegno” offerto dall’amministrazione del presidente degli Usa Joe Biden, che le ha così spianato la strada.
Alla sua candidatura si era opposto in passato Donald Trump mentre altri paesi tuttora l’appoggiano. L’amministrazione Biden le ha spontaneamente offerto un endorsement, citandone la “ricchezza di conoscenze in economia e diplomazia internazionale” nonché “la comprovata esperienza nella gestione di una grande organizzazione internazionale”.
La strada ora sembra in discesa anche alla luce del fatto che nelle ultime settimane, il ministro del commercio della Corea del Sud Yoo Myung-hee – che godeva dall’appoggio dell’amministrazione Trump – ha abbandonato la sua candidatura.
Sono diversi mesi che il processo per nominare un successore di Roberto Azevedo, è rimasto bloccato.
Gli ambasciatori chiave del WTO hanno scelto Okonjo-Iweala a ottobre come migliore scelta per guidare l’organizzazione, ma senza il sostegno degli Stati Uniti il processo era finora rimasto in stallo, poiché il direttore generale è normalmente scelto per consenso tra tutti i 164 stati membri.
Ora sembra che sia stato superato l’impasse: fonti ufficiali di Washington hanno fatto sapere che “gli Stati Uniti sono pronti a impegnarsi nella prossima fase del processo dell’OMC per raggiungere una decisione consensuale sul direttore generale dell’OMC” e “l’amministrazione Biden non vede l’ora di lavorare con un nuovo direttore generale dell’OMC per trovare il modo di raggiungere la necessaria riforma sostanziale e procedurale dell’OMC”.
Il portavoce dell’OMC Keith Rockwell ha detto all’AFP che la prossima riunione regolare del Consiglio generale dell’organizzazione, dove la questione della leadership potrebbe essere discussa, non sarà prima del 1 marzo.
Ma, ha sottolineato, “un’altra potrebbe essere convocata con breve preavviso”, dato che l’ultima riunione di ottobre era stata sospesa a causa dello stallo.
Se otterrà l’approvazione, Okonjo-Iweala diventerà la prima donna e anche la prima africana a guidare il WTO.
L’organizzazione ha bisogno ora di un processo di riforma: anche prima della pandemia di Covid-19, ha dovuto affrontare colloqui commerciali difficili e ha lottato per contenere le tensioni tra Stati Uniti e Cina. Peraltro Trump aveva minacciato di lasciare l’organizzazione.
Due volte ministro delle finanze della Nigeria e prima donna ministro degli esteri, Okonjo-Iweala, 66 anni, si e’ formata come economista dello sviluppo – ha lauree al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e Harvard.
Ha trascorso un quarto di secolo alla Banca Mondiale, diventando direttore generale e candidandosi per il ruolo più alto nel 2012, ed è vista come un pioniere nel suo paese.