In Iraq si sta diffondendo il panico dopo il presunto omicidio di due membri della famiglia da parte di un seguace di un gruppo religioso poco conosciuto. In una confessione ampiamente pubblicizzata dopo il suo arresto, l’accusato ha affermato che lo spargimento di sangue era un sacrificio rituale ad Ali bin Abi Talib, cugino del profeta Maometto venerato sia dai musulmani sciiti che da quelli sunniti.
All’indomani degli omicidi, e in mezzo a un gran parlare delle credenze non ortodosse del gruppo, gli osservatori hanno lanciato l’allarme per la crescita di pratiche spirituali non ortodosse tra i giovani iracheni.
I fatti: il 16 giugno i servizi di sicurezza iracheni hanno arrestato un sospetto accusato di due omicidi nel governatorato meridionale di Dhi Qar, dominato dagli sciiti.
- Un articolo di stampa ufficiale afferma che l’imputato è affiliato a un “movimento estremista deviante”. I notiziari hanno successivamente riferito che l’uomo era un membro di spicco del movimento “Allahiyah”, abbreviazione di “Ali Allahiyah”, in un apparente riferimento alla fede nella divinità di Ali bin Abi Talib.
- Le pratiche del gruppo hanno fatto notizia per la prima volta l’anno scorso dopo un apparente caso di suicidi collegati. Il movimento Alahiya ha nuovamente sollevato preoccupazione nel maggio 2024 quando molti dei suoi seguaci a Dhi Qar, tra cui un ragazzo di 15 anni, sarebbero stati trovati morti in atti di apparente suicidio rituale.
Tuttavia, un individuo che afferma di rappresentare Allahiyah, noto anche come Al-Qurban o “Il Sacrificio” in arabo – ha dichiarato in un’intervista che il gruppo è stato travisato dai media. Sebbene l’individuo abbia affermato che il movimento non condona l’omicidio, sostiene che le sue pratiche comportano una pratica di suicidio basata sulla lotteria.
- L’autodefinito rappresentante del movimento Allahiyah ha inoltre detto che tali atti soddisfano “gli obiettivi più alti dell’esistenza” – aggiungendo che le “campagne di sensibilizzazione” si rivolgono principalmente ai giovani di piccole comunità che “soffrono di emarginazione”.
Un utente su Twitter/X ha definito il gruppo un “mini-Stato islamico”, sottolineando che la recente notizia è stata la sua prima introduzione alle presunte pratiche di Allahiyah. Un altro utente ha indicato gli omicidi come prova della “sorprendente” diffusione di “movimenti devianti” in Iraq.
- In seguito agli omicidi, alcuni osservatori politici si sono riferiti ad Allahiyah sia come “deviante” che “patologico”, suggerendo che dovrebbe essere messo fuori legge in quanto socialmente pericoloso e religiosamente eretico.
- Un altro utente dei social media si è lamentato dell’appello del movimento alla figura di Ali bin Abi Talib, accusando il gruppo di approfittare delle “menti semplici e dell’entusiasmo dei nostri giovani, portandoli alla distruzione”.
Il contesto/analisi: secondo un presunto rappresentante di Allahiyah, i suoi seguaci credono che “l’Islam tradizionale” sia una distorsione dei veri insegnamenti di Ali bin Abi Talib, cugino e genero del profeta Maometto, che considerano un’istanza di Dio.
- Le tradizioni sciite tradizionali vedono Ali bin Abi Talib (600-61) e i suoi figli Hassan (624–70) e Hussein (626–80) come i primi imam e legittimi eredi della leadership della comunità musulmana dopo la morte del profeta Maometto.
Si dice che il movimento Allahiyah a Dhi Qar, composto da circa 2.500 persone, sia un gruppo frammentato composto da seguaci dell’eminente defunto religioso sciita Muhammad Muhammad-Sadiq Al-Sadr (1943-99). Da notare che suo figlio, l’eminente religioso e politico sciita Muqtada Al-Sadr, ha precedentemente sconfessato gruppi mistici simili a causa delle loro pratiche anticonformiste.
- Sebbene in gran parte limitati ai governatorati meridionali dell’Iraq, alcuni osservatori suggeriscono che le credenze di Allahiyah siano ispirate da movimenti religiosi iraniani che presumibilmente promuovono il primato spirituale di Ali bin Abi Talib.
- Al di là dell’apparente attenzione di Allahiyah al sacrificio umano, il movimento condivide anche diverse credenze dottrinali con altri gruppi minoritari ben consolidati in Iraq e altrove, inclusi gli aleviti, gli alawiti, gli yarsaniti e alcuni ordini sufi.
- Un analista ha suggerito che i servizi di sicurezza iracheni preferiscono inquadrare il movimento come una “devianza” isolata nel timore di irritare o stigmatizzare tali gruppi minoritari. Ciò consente inoltre ai funzionari statali di evitare la questione potenzialmente controversa di determinare legalmente la pratica religiosa ortodossa.
Quattro membri di Allahiyah sono stati arrestati nel 2023, secondo quanto riferito in base alle disposizioni del codice penale iracheno dell’era Ba’ath che criminalizza la distorsione intenzionale della pratica religiosa dei testi. Tuttavia, non è chiaro se queste accuse siano state portate avanti in tribunale.
- Altri analisti hanno suggerito che il gruppo è emblematico di una più ampia ascesa di movimenti religiosi eterodossi che si sono sviluppati in Iraq dopo che l’invasione guidata dagli Stati Uniti del 2003 ha posto fine alle restrizioni religiose dell’era Ba’ath sulle comunità sciite.
- Un attivista locale a Dhi Qar nel 2023 pensa che i resoconti del gruppo fossero invenzioni intese a offuscare l’immagine delle comunità locali. Tuttavia, tali affermazioni sono cadute in disuso man mano che sono emerse ulteriori affermazioni sulle pratiche di Allahiyah.
Il futuro: sebbene le dinamiche interne di Allahiyah rimangano poco comprese, gli osservatori hanno suggerito che la maggiore attenzione del pubblico verso le sue pratiche ha portato a divisioni interne e all’abbandono del suicidio rituale da parte di alcuni dei suoi seguaci.
- Indipendentemente dalla potenziale longevità del gruppo, una maggiore attenzione alle sue pratiche potrebbe anche alimentare la tensione settaria in un momento in cui la società e la classe politica irachena stanno lottando per rinegoziare la sua complessa eredità.
- La controversia ha nuovamente sollevato la difficile questione della rappresentanza religiosa e politica di Ali bin Abi Talib all’interno della dinamica sociale multireligiosa dell’Iraq. Da notare che le recenti controversie legate alla sua immagine nella cultura popolare hanno portato a un controverso dibattito popolare.
- I recenti omicidi a Dhi Qar hanno anche fatto temere che possano segnalare un cambiamento omicida nelle pratiche di Allahiyah. Tuttavia, dato il rinnegamento dell’omicidio da parte di alcuni seguaci del movimento, questi timori potrebbero essere eccessivi.
Fonte: amwaj