Oggi a Palermo 4 ore di sciopero di Cgil, Cisl e Uil e manifestazione in corso davanti alla Prefettura per dire basta con le morti sul lavoro, dopo l’incidente che è costato la vita ieri a 5 operai impegnati in manutenzioni della rete fognaria per conto dell’Amap, a Casteldaccia.
“Ormai è acclarato che nelle catene di appalti e subappalti – ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino – la sicurezza dei lavoratori è la prima cosa a venire meno. In questo caso bisogna chiarire la responsabilità del committente che ha affidato i lavori a una ditta non specializzata, non sono stati neanche forniti i più elementari dispositivi di sicurezza”.
“Sono gravi anche i ritardi della Regione, a cui abbiamo chiesto la sottoscrizione di un protocollo sulla filiera degli appalti, un tavolo permanente sui temi di salute e sicurezza e che continua a non implementare il numero degli ispettori del lavoro. Oggi – ha detto Mannino – è una tappa della mobilitazione che proseguirà finché non otterremo risposte. La Regione non può più sottrarsi rispetto alle proprie responsabilità”.
Cinque operai sono morti a Casteldaccia in provincia di Palermo. Per loro una fine atroce. Intossicati dalle esalazioni di idrogeno solforato, letale quanto il cianuro secondo gli esperti, sono rimasti intrappolati in una vasca interrata dell’impianto di sollevamento delle acque reflue, intenti a eseguire dei lavori di manutenzione. Alcuni di loro erano dipendenti della Quadrifoglio Group srl, una ditta in appalto ad Amap, l’azienda municipale acquedotti. Almeno uno era lavoratore interinale di Amap.
LE VITTIME
Epifanio Assazia, 71 anni, di Partinico, era il titolare della Quadrifoglio Group srl. Ignazio Giordano, 57 anni, risiedeva a Partinico ed era dipendente della Quadrifoglio. Anche Giuseppe Miraglia, 47 anni, residente a San Cipirello e Roberto Raneri, 51 anni, residente ad Alcamo, provincia di Trapani, erano dipendenti della Quadrifoglio Group srl. Mentre il più giovane, Giuseppe La Barbera, 26 anni, era un lavoratore interinale dell’Amap.
LA DINAMICA
Come spesso accade nella dinamica degli infortuni mortali plurimi, anche in questo caso il tentativo di aiutare i colleghi in difficoltà ha reso ancor più drammatico il bilancio. Inizialmente, infatti, in tre si erano calati nel cunicolo. Quando hanno iniziato a sentirsi male hanno fatto in tempo a chiamare i soccorsi. E tra quelli che sono scesi nel tentativo di salvare i colleghi altri du hanno perso la vita.
LA DENUNCIA DEI VIGILI DEL FUOCO: “LA STRAGE SI SAREBBE POTUTA EVITARE”
La chiamata ai Vigili del Fuoco è arrivata alle 13:48. “La strage si poteva evitare”, ha detto il comandante dei Vigili, Girolamo Bentivoglio.
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