Politica

Schlein “Meloni ha perso contatto con realtà”. La premier attacca Report per il servizio sugli accordi tra Italia e Albania: “Mi hanno chiamano pesciarola, alle europee scrivete Giorgia”

Un’ora di discorso senza nemmeno nominare la sanità pubblica e le infinite liste d’attesa che si allungano per i suoi tagli.

Senza nemmeno citare i salari bassi, la precarietà, la sicurezza sul lavoro di fronte a 1041 morti nel 2023.
Giorgia Meloni è nel paese delle meraviglie, seppellisce i problemi sotto un fiume di retorica. ‘L’Italia è cambiata’, dice lei. Purtroppo sì, ma in peggio, basta chiederlo alle persone, basta stare in mezzo alla gente. Il problema è che la presidente del Consiglio si divide tra palazzo Chigi e la propaganda di TeleMeloni, ha perso il contatto con la realtà”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo” alle europee. “Sono fiera che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me mi chiami Giorgia. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata pesciarola, borgatara… perché loro sono colti…. Ma io sono fiera di essere una persona del popolo”. Lo ha detto la premier e leader di FdI Giorgia Meloni.
“Se volete dirmi che ancora credete in me scrivete sulla scheda Giorgia, perchè io sono e sarò sempre una di voi. Il potere non mi cambierà, il palazzo non mi isolerà. Io ho bisogno di sapere ancora una volta che ne vale la pena”.

Meloni attacca Report dopo il servizio sugli accordi tra Italia e Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dal palco di Fratelli d’Italia a Pescara ha commentato anche il servizio “(HOT)SPOT albanese” di Giorgio Mottola.

“Aiutatemi a mandare a Edi Rama la nostra solidarietà per venire linciati solo per avere tentato di aiutare la nostra nazione. Addirittura Telemeloni, ce l’avete presente no, Telemeloni? Ha confezionato un servizio sull’Albania in cui si dipingeva come un narcostato”. Il conduttore, Sigfrido Ranucci, tornerà sul tema questa sera,  alle 20.55 su Rai3, con un servizio che indagherà gli scarsi risultati del decreto Cutro fino ad ora: “Con documenti esclusivi racconteremo invece come alcuni esponenti di primo piano del governo abbiano sfruttato a proprio vantaggio i depistaggi sulle ong alla base di alcune inchieste giudiziarie”.

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