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Indonesia. “Pregate per noi”: testimoni oculari rivelano i primi indizi su una barca scomparsa con a bordo fino a 200 rifugiati Rohingya

Le loro urla e i singhiozzi si sono sentiti dalla barca naufragata subito dopo essere emersa alla vista nella vastità del Mare delle Andamane. A bordo c’erano neonati e bambini piccoli, insieme a madri e padri che imploravano di essere salvati.

I passeggeri erano musulmani di etnia Rohingya fuggiti dalla crescente violenza delle bande e dalla fame dilagante negli squallidi campi profughi del Bangladesh, solo per ritrovarsi alla deriva con un motore rotto. Per un momento, è sembrato che la loro salvezza fosse arrivata sotto forma di un’altra barca che trasportava rifugiati Rohingya che si era accostata al loro fianco.

Ma quelli a bordo dell’altra barca – anch’essa sovraccarica e che cominciava a perdere acqua – sapevano che se avessero permesso ai passeggeri in difficoltà di salire sulla loro nave, sarebbe affondata. E sarebbero morti tutti.

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