Italia capovolta. E’ bene premettere che almeno fino al prossimo fine settimana cambierà ben poco a livello di dinamicità climatica. L’anticiclone continuerà ad interessare il Mediterraneo centro-occidentale e insisterà in maniera marcata sia sul Nord Italia che su tutti i settori occidentali della penisola ma ci sono due aspetti che vanno sottolineati.

Il primo è che a livello termico ci sarà una lieve flessione dei valori rispetto a quelli attuali e questo renderà le temperature minime piu’ rigide soprattutto in Pianura Padana. Il perdurare delle condizioni anticicloniche favorirà nebbie anche piu’ intense ed in alcune città del Nord anche le massime si manterranno su valori bassi e compresi tra 4 e 7 °C.

Il secondo aspetto da sottolineare è che i modelli matematici previsionali vedono un blando moto retrogrado della goccia fredda che si andrà ad isolare sul Mar Egeo e questo, come possiamo notare dalla mappa sottostante, favorirà un maggiore afflusso di correnti fredde sull’Italia meridionale nel corso della settimana entrante seppur senza precipitazioni particolarmente degne di nota. Le temperature al Sud-Italia saranno di 2-3 °C sotto la media del periodo soprattutto su Puglia, Basilicata e tutte le zone joniche.

Quando finirà questo dominio dell’anticiclone? Gli spaghi previsionali iniziano a mostrare un declino anticiclonico dopo il 4-5 febbraio con un ritorno a condizioni invernali tra il 9 ed il 13 febbraio.

La media degli spaghi per quel periodo si avvicina ai – 5 °C ad 850 hpa evidenziando la possibilità di un’ondata di freddo a metà mese. E’ ovviamente ancora molto presto per avere certezze in tal senso ma conforta vedere qualche segnale di cambiamento a medio-lungo termine.