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Borrell, Israele ha diritto a difendersi, non a vendicarsi. Spero che i leader Ue lancino un forte messaggio, bimbi muoiono

“Israele ha il diritto di difendersi, ma non di vendicarsi. Perché non analizziamo se quello che accade a Gaza è in linea con il diritto internazionale? Perché altrimenti è solo retorica. Non possiamo chiudere gli occhi, lamentarsi ma non fare niente. Spero che il Consiglio Europeo oggi lanci un forte messaggio a Israele. Gli Usa presenteranno una risoluzione all’Onu in cui per la prima volta chiedono una tregua insieme alla liberazione degli ostaggi”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al vertice dei leader. “I bambini stanno morendo di fame”, ha detto ancora.

Nel secondo giorno della sesta missione in Medio Oriente del segretario di Stato Usa Antony Blinken – oggi il massimo diplomatico americano ha incontrato al Cairo il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi – sembra che i nodi che dividono Israele e Hamas da un accordo per cessate il fuoco si stiano sciogliendo. “I divari tra le due fazioni sono sempre meno ampi e penso che un accordo sia assolutamente possibile” ha affermato Blinken questa notte al canale saudita al-Hadath, dopo l’incontro di ieri con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Secondo fonti diplomatiche arabe che hanno parlato con Haaretz, sarebbero ancora due gli ostacoli principali all’intesa: il ritorno degli sfollati nel nord della Striscia e il meccanismo di distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. La seconda disputa ruota intorno all’Unrwa (l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi). Hamas vuole che sia l’Agenzia ad occuparsi degli aiuti, mentre Israele ha elaborato un piano per affidare gli aiuti a leader palestinesi che non abbiano nulla a che fare con la milizia di Gaza. 


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