Gli ultimi tre anni, con l’emergenza sanitaria legata alla pandemia, hanno contribuito alla creazione di un’atmosfera di instabilità e incertezza senza precedenti, segnando profondamente lo stato della salute mentale della popolazione in Italia e in Europa.In termini di prevalenza dei disturbi mentali, l’Italia si posiziona sopra la media europea, con oltre un italiano su cinque che soffre di almeno un disturbo mentale. Tra i più diffusi vi sono ansia e depressione. È quanto è emerge dal rapporto Headway – Mental Health Index 2.0 realizzato da The European House–Ambrosetti in partnership con Angelini Pharma, presentato a Roma a Palazzo Montecitorio.
In questo contesto, dal rapporto emerge che solo una persona su tre con tali disturbi riceve un trattamento sanitario adeguato. Nel nostro Paese, negli ultimi anni sono state adottate alcune misure per affrontare la le problematiche legate alla salute mentale. Oltre all’istituzione del bonus psicologo, a marzo 2023 si è insediato presso il Ministero della Salute il nuovo Tavolo tecnico per la Salute Mentale, composto da esperti del settore. “Siamo partiti con una serie di audizioni, circa 20 – spiega il coordinatore del tavolo, il professor Alberto Siracusano – .
Il fine è essere inclusivi è cercare di potenziare dati che appaiono drammatici. Apparteniamo a un terzo mondo rispetto alla salute mentale, bisogna investire e fare un grande sforzo, trovare un nuovo linguaggio che descriva la necessità. Dobbiamo entrare in temi di emergenza come salute mentale e giustizia e serve una Relazione annuale sulla salute mentale, come avviene per altri ambiti”. È inoltre in fase di discussione un disegno di legge per istituire la figura dello psicologo scolastico in ogni ordine e grado, essendo l’Italia secondo quanto rilevano gli esperti che hanno redatto il rapporto “l’unico Paese Europeo ad esserne ancora privo”. “Investire risorse nella salute mentale – sottolinea Rosita Calabrese, Country Manager Italia di Angelini Pharma – significa investire nel benessere delle persone, nella produttività economica e nella costruzione di una società più inclusiva”.
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