Ambiente

Hippocampus, a papà si son rotte le acque

Il cavalluccio marino ha una peculiarità: i piccoli nascono dal maschio. La femmina inserisce le uova nel marsupio del maschio durante il rituale di corteggiamento. Dopo circa 60 giorni, di solito in serate con luna piena, nascono circa un migliaio di minuscoli cavallucci. Gli Hippocampus hippocampus non sono monogami, tanto è vero che un maschio può portare contemporaneamente le uova di più femmine. Il loro habitat ideale è rappresentato dalle praterie di posidonia. Mangiano principalmente dei minuscoli crostacei appartenenti al genere Mysis. Nonostante la stranissima morfologia che li contraddistingue, sono comunque dei pesci.

Alle Saline di Tarqunia, nel complesso del Cismar, Centro ittiogenico sperimentale marino,  Alessandro Carlini gestisce il recupero degli esemplari dai pescatori che accidentalmente li pescano, e le successive fasi gestionali e riproduttive dei cavallucci. Il fine del progetto “Un mare di vita. Azioni di ripopolamento del cavalluccio marino mediterraneo” è appunto il ripopolamento con la specie Hippocampus hippocampus: a breve i piccoli saranno rilasciati nelle praterie di posidonia protette dalla pesca a strascico grazie ai tetrapodi posizionati lungo le coste dell’Alto Lazio grazie al progetto Life Poseidone. Un altro mirabile esempio di gestione attiva di un ambiente condiviso, quale quello costiero.

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