Diritti

Azerbaigian, la Federazione europea dei giornalisti in allarme per 23 giornalisti in carcere prima della COP29

Mentre il governo azero intensifica la repressione dei giornalisti in vista della conferenza COP29 di Baku, la Federazione europea dei giornalisti (EFJ) invita la comunità internazionale a intensificare la pressione sulle autorità affinché rilascino i 23 giornalisti e operatori dei media ingiustamente imprigionati in Azerbaigian.

La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, più comunemente nota come COP29, è ospitata dal governo dell’Azerbaijan. Si terrà a Baku dall’11 al 22 novembre 2024. In vista di questa conferenza internazionale, l’EFJ invita il segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), con sede a Bonn, in Germania, a garantire che tutti gli ospitanti della COP, tra cui l’Azerbaigian, rispettino il diritto internazionale dei diritti umani e non utilizzino la COP come pretesto per censurare giornalisti e attivisti della società civile.

La Piattaforma per la protezione del giornalismo del Consiglio d’Europa ha documentato 23 casi di giornalisti imprigionati in Azerbaigian semplicemente per aver svolto il loro lavoro. Tra loro ci sono sei dipendenti di Abzas Media: Ulvi Hasanli , Sevinc Vaqifqizi , Mahammad Kekalov , Nargiz Absalamova , Hafiz Babali ed Elnara Gasimova . La rabbia repressiva del governo azero si esprime anche oltre i suoi confini, come dimostrato dal procedimento di estradizione avviato in Georgia contro il giornalista indipendente Afgan Sadygov.

“Ovviamente sosteniamo la campagna #FreeAbzasJournalists , appena lanciata per chiedere il rilascio dei sei giornalisti di questo organo di stampa indipendente, ma chiediamo anche l’immediato rilascio degli altri 17 operatori dei media ingiustamente imprigionati in Azerbaigian, e chiediamo anche alla Georgia di rilasciare Afgan Sadygov”, insiste il Segretario generale dell’EFJ Ricardo Gutiérrez. “Le delegazioni internazionali che partecipano alla COP29 dovrebbero esprimere pubblicamente la loro solidarietà ai giornalisti imprigionati. Non possono essere complici della repressione indiscriminata del regime”.

Nell’aprile 2024 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione urgente che chiedeva il “rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici” in Azerbaigian e che “le sanzioni dell’UE nell’ambito del suo regime globale di sanzioni per i diritti umani fossero imposte ai funzionari azeri che hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani”. L’EFJ ritiene che sia giunto il momento di passare dalle parole ai fatti.

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