Berlino sta letteralmente esplodendo, da un punto di vista demografico. Nel 2022, infatti, la popolazione della capitale è aumentata in modo smisurato, con un’immigrazione sei volte superiore rispetto all’anno precedente.
Lo ha annunciato giovedì l’Ufficio di Statistica, confrontando il numero di immigrati, di emigrati, di nascite e di decessi.
Esplosione demografica a Berlino: immigrazione sei volte superiore rispetto al 2021
In base ai dati resi pubblici, l’aumento della popolazione di Berlino dovuto all’immigrazione (il cosiddetto Wanderungsgewinn) è stato, l’anno scorso, di 76.000 persone, mentre nel 2021 era stato di appena 10.892 persone. “Rispetto all’anno precedente, si tratta di un aumento del 598%” ha dichiarato l’Ufficio di Statistica.
La ragione di un aumento così massiccio è dovuto in gran parte all’immigrazione dei cittadini ucraini che fuggono dalla guerra. Di tutti i migranti arrivati nella capitale tedesca, infatti, 43.206 sono arrivati a Berlino proprio dall’Ucraina (nel 2021 erano 783). Il secondo gruppo più numeroso di immigrati (7749 persone) arriva dall’India e il terzo dalla Russia, con 5884 persone (contro i 1351 dell’anno precedente).
Molti, però, continuano a preferire il Brandeburgo a Berlino
Un dato ulteriore e opposto riguarda la persone che invece lasciano Berlino. Perché ovviamente, la capitale tedesca non conosce solo arrivi, ma anche partenze. Nello specifico, nel 2022, a fronte di 240.820 persone approdate a Berlino, ben 164.820 l’hanno invece abbandonata.
Singolare è il fatto che molti continuino a trasferirsi nel vicino Brandeburgo. Nel 2022, sono state ben 22.109 persone a fare questa scelta, mentre solo 12.242 hanno fatto la scelta opposta, trasferendosi dal Brandeburgo a Berlino. In poche parole, il Land confinante della città-Stato Berlino sembra essere considerato più appetibile e “rubare” alla capitale tedesca più residenti di quanti ne ceda. La tendenza, però, sta lievemente diminuendo. Infatti nel 2021, il vantaggio era superiore di circa 3000 persone.
Immigrati in Germania: numeri al di sopra della media europea
Parliamo di quasi 19 milioni di persone, praticamente un quarto della popolazione tedesca. L’Ufficio federale di statistica ha precisato che si tratta di risultati relativi al 2021 e quindi non è stato ancora possibile tracciare gli effetti del conflitto in Ucraina sullo sviluppo della popolazione.
Il 17,3% della popolazione risulta immigrato in Germania a partire dal 1950 (14,2 milioni di persone), mentre il 5,7% risulta nato in Germania, ma discendente di genitori entrambi immigrati (4,7 milioni). Non sono stati inclusi nel calcolo altri 3,7 milioni di persone, pari al 4,5% della popolazione, con un solo genitore immigrato in Germania a partire dal 1950. Questo perché le nuove statistiche non si basano sulla nazionalità, ma sull’esperienza migratoria di una famiglia, allineandosi alle indicazioni dell’Unione Europea. Secondo le raccomandazioni della Commissione, infatti, non vanno considerati immigrati individui che hanno un solo genitore immigrato.
Facendo un rapido confronto tra il tasso di immigrazione in Germania e quello degli altri Paesi dell’UE, si può notare come la prima si collochi al di sopra della media di tutti e 27 gli Stati membri. Secondo un rapporto dell’ente statistico europeo Eurostat, infatti, la media europea del 10,6% di immigrati in rapporto alla popolazione, mentre la Germania si attesta sul 17,3%. Le quote più alte si registrano anche a Malta (22,3%), Cipro (22,1%) e Svezia (21,9%), mentre i Paesi con le quote più basse di immigrati sono Bulgaria, Romania e Polonia, ciascuno con meno dell’1%.