Un deputato conservatore in Brasile ha avanzato una proposta di legge che paragona l’interruzione della gravidanza oltre la 22esima settimana all’omicidio.
La legge prevede un considerevole aumento delle pene per le donne che abortiscono e per i medici che eseguono l’intervento oltre la 22esima settimana, elevando la pena massima dagli attuali 10 anni a 20, equiparandola a quella per omicidio.
Sóstenes Cavalcante, pastore evangelico e candidato del Partito Liberale di destra, ha presentato il suo progetto che è stato approvato con procedura d’urgenza e potrebbe essere votato alla Camera senza passare per il vaglio della Commissione.
La proposta di Cavalcante elimina, inoltre, l’attenuante dello stupro se l’interruzione avviene dopo la 22esima settimana. Se la proposta dovesse passare, una vittima di stupro che decide di abortire potrebbe rischiare una pena più severa di quella del suo stupratore.
Il commento di Lula dalla Puglia: “Penso che sia una follia che qualcuno voglia punire una donna con una pena maggiore rispetto al criminale che ha commesso lo stupro. È una follia, per non dire altro. Quando qualcuno avanza la proposta che la vittima debba essere punita più rigorosamente dello stupratore, francamente non è serio. Non ho seguito da lontano l’intenso dibattito in Brasile. Quando tornerò, me ne renderò conto. Ma sono sicuro che la legge garantisce già che si agisca in modo civile per trattare lo stupratore con rigore e la vittima con rispetto.”
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