“Sono stata contattata da un lavoratore che mi ha inviato la foto di un arto staccato – racconta Hardeep Kaur, Segretaria Generale Flai Cgil Frosinone Latina – spiegandomi che si trattava di un incidente avvenuto a un compagno di lavoro, che in condizioni disperate è stato scaricato in strada da un pulmino 9 posti. Non è un film dell’orrore, purtroppo è tutto vero! Qui non siamo solo di fronte a un grave incidente sul lavoro, cosa già di per sé allarmante e evitabile, qui siamo davanti alla barbarie dello sfruttamento, che calpesta le vite delle persone, la dignità, la salute e ogni regola di civiltà. Questi campi, queste strade, questi Borghi e contrade li presidieremo ogni giorno e per le prossime settimane saremo in tantissimi, perché non si può lavorare in queste condizioni”.“Senza alcuna pietà, senza alcun rispetto della dignità umana oggi a Latina la piaga del caporalato ha mostrato il suo volto più feroce e disumano. – ha commentato l’ex sindaco di Latina, Damiano Coletta – Un bracciante indiano dopo un incidente nei campi che gli è costata l’amputazione del braccio, è stato abbandonato nei pressi di Borgo Santa Maria dal suo ‘datore di lavoro’ o meglio dal suo sfruttatore.
Eppure proprio sulla cura e la solidarietà è nata la civiltà e chi è capace di un simile scempio non è degno nemmeno di essere annoverato fra gli uomini. Da anni le nostre campagne sono impestate da imprenditori criminali che prosperano sullo sfruttamento dei più poveri e più indifesi. Spero che quell’uomo si salvi, spero che venga scortato dall’intera comunità di Latina in Tribunale per ottenere giustizia”. Il Comune di Latina ha appena varato un regolamento che esclude la costituzione di parte civile nei processi di caporalato, salvo valutazione dei singoli casi. (articolo21)