Cucina Pensante

Carbonari si diventa. Ecco la ricetta

Più romano che laziale umbro o campano, di certo viene preparato con ingredienti popolari e dal gusto intenso. Il tipo di pasta tradizionalmente più usato sono gli spaghetti, anche se si prestano bene altri tipi di pasta lunga come le linguine, o alcuni tipi di pasta corta come le penne e, in particolar modo, i fusilli.

Che sia di assoluto successo lo dimostra il fatto che in molti hanno rivendicato i meriti della sua invenzione: qualcuno sostiene che abbia avuto origine in Umbria e che si sia diffuso tra i romani per opera dei carbonarii nel XIX secolo, altri attribuiscono i meriti al napoletano Ippolito Cavalcanti, autore di un ricettario in cui già compariva questa ricetta. Un’altra cosa sicura è che si tratti di una ricetta molto recente, e anzi addirittura qualcuno fa risalire la carbonara al periodo della seconda guerra mondiale quando nelle razioni militari degli Americani il bacon e le uova in polvere avevano suggerito ai nostri cuochi questo gustoso intruglio di uovo e guanciale.

Oggi la carbonara in effetti è il piatto con cui, vista la semplicità della preparazione, anche i meno esperti di cucina possono cimentarsi con la garanzia di gustarsi sempre un piatto di pasta sostanzioso e saporito. A questo si aggiunge il fatto che la ricetta si presta a numerose varianti che non tradiscono la sua identità, basti pensare alla disputa tra conservatori e salutisti sull’uso del tradizionale guanciale o della pancetta, che renderebbe il piatto più “delicato”. Ma ci sono regole su cui non si può essere intransigenti, e allora: pasta corta o pasta lunga? guanciale o pancetta? uovo ‘a sughetto’ o un pò più rappreso?

Da una babele come questa c’è solo un modo di uscirne, mettersi ai fornelli e preparare la carbonara in tutti i modi che conosciamo, lasciando il giudizio finale al palato di chi ha spazio in pancia. Perché se è vero che è bello ciò che piace allora è vero anche che è buono ciò che si mangia con gusto.

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