Cucina Pensante

Mani screpolate? Piantala: c’è l’erba di San Giovanni

La pianta si fa notare per dei bei fiori gialli che sbocciano intorno al 24 giugno, quando il calendario segna la festa di San Giovanni. L’iperico (questo il nome più diffuso) è noto anche come Klamathweed o Goat Weed.  Se viene strofinato emana un piacevole aroma.

In genere l’iperico viene offerto sia in farmacia che nelle erboristerie come rimedio per l’ansia e la depressione: una gran bella truffa. In quei casi, se son veri, funziona solo la psicoterapia o quel che stabilisce lo psichiatra di turno: non è semplice trovare quello giusto, ma la teoria ormai c’è.  In questo caso, invece, ci limitiamo alla preparazione dell’olio che aiuta a prevenire, curare e alleviare un gran numero di problemi della pelle.

È un olio dalle proprietà cosmetiche eccezionalmente lenitive, emollienti e restitutive, per pelli screpolate e per le scottature. È  conosciuto anche come “olio della casalinga”, infatti è l’olio cosmetico di elezione per il trattamento-urto della pelle delle mani. Le screpolature, gli arrossamenti e i tagli da freddo, o causati dalla trascuratezza o dalla fretta che impediscono, talvolta, di asciugarsi bene le mani dopo il lavaggio o dopo le normali faccende domestiche, il giardinaggio, la polvere, i detersivi, vengono ben trattati da questo olio veramente singolare. L’olio di Iperico esplica la sua benefica azione cosmetica in tutti i casi di scottature, sia quelle lievi accidentali che quelle solari. Nei casi più difficili si consiglia di ungersi bene le mani, prima di coricarsi, e di infilarsi un paio di vecchi guanti di cotone. Ripetere il trattamento per due notti di seguito: il piccolo sacrificio sicuramente ripagherà lo sforzo fatto e completerà l’azione dell’applicazione giornaliera della crema per le mani.

Preparazione
La ricetta dell’olio di iperico è molto semplice e prevede solo due ingredienti: i fiori freschi di iperico e olio di girasole (sostituibile con olio di oliva o di mandorle dolci).

Dopo aver raccolto a mano le cime fiorite della pianta bisogna lavarle e asciugarle con un panno. Assicurasi che siano ben asciutte (magari lasciandole un poco al sole) e poi metterle in  contenitori di vetro ricoprendole completamente di olio.  Queste bottiglie vanno lasciate all’aperto, sotto il sole e di tanto in tanto scosse per rimescolarne il contenuto. Noterete che magicamente l’olio inizierà a tingersi di rosso, il famoso rosso d’iperico.

A questo punto non ci resta che aspettare tre settimane, filtrare e imbottigliare in flaconi più piccoli.

Per il filtraggio consigliamo di eliminare le parti più grosse con un colino e poi filtrare nuovamente con una garza (in mancanza si possono usare anche delle collant).

L’olio che si ottiene è limpido, di colore rossiccio e dal un profumo caratteristico.

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