Attualità

Cinque domande sull’etichettatura degli alimenti

Le risposte sono tratte dall’opuscolo del Ministero della salute “Etichettatura degli alimenti. Cosa dobbiamo sapere”

1. Quali sono le indicazioni che un’etichetta deve obbligatoriamente riportare? La denominazione dell’alimento (accanto a cui deve essere scritto anche lo stato fisico in cui si trova il prodotto o il trattamento subìto: ad esempio, “in polvere”, “liofilazzato”, “decongelato” etc.); l’elenco degli ingredienti (ovvero tutte le sostanze impiegate nella produzione in ordine decrescente di peso); la durabilità del prodotto (con due distinte indicazioni: la data di scadenza, con la dicitura “da consumare entro il”, che indica il limite oltre il quale il prodotto non deve essere consumato, e il termine minimo di conservazione, con la dicitura “da consumare preferibilmente entro il”, che significa che il prodotto oltre quella data può avere modificato odore e sapore, ma non presenta rischi per la salute); le condizioni di conservazione ed uso (quest’ultimo, si intende, dopo l’apertura); il Paese d’origine e il luogo di provenienza; la dichiarazione nutrizionale (ovvero la tabella con valore energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale). Tutte le indicazioni devono essere leggibili, stampate in carattere pari o superiore a 1,2 mm (nelle confezioni più piccole pari o superiore a 0,9 mm).

2. Quali sono le novità? Una delle novità più importanti riguarda la comparsa degli allergeni (cereali contenenti glutine, arachidi, molluschi, frutta a guscio, solo per citarne alcuni) nell’elenco degli ingredienti, che devono essere evidenziati con caratteri diversi rispetto agli altri ingredienti per dimensioni, stile o colore. Nel caso della presenza di oli o grassi vegetali è previsto un apposito elenco che ne specifica l’origine (olio di palma, di cocco e così via). Inoltre, l’indicazione del Paese d’origine e del luogo di provenienza, già obbligatoria per alcuni prodotti, viene estesa anche a carni fresche e congelate di suini, caprini, ovini e pollame.

3. Quali sono invece le indicazioni complementari? I cosiddetti claim, ossia le indicazioni nutrizionali e sulla salute scritte sul prodotto, sono informazioni complementari armonizzate dal Regolamento Ce 1924/2006.

4. Cosa si intende per indicazioni nutrizionali? Tutte quelle indicazioni che affermano o suggeriscono che un alimento ha particolari proprietà nutrizionali benefiche dovute all’energia che apporta (a tasso ridotto o accresciuto) e/o alle sostanze nutritive o di altro tipo che contiene (alcuni esempi: “a basso contenuto calorico”; “senza grassi”; “ricco di acidi grassi omega 3”, etc.).

5. Cosa si intende invece per indicazioni sulla salute? Qualunque informazione che affermi o suggerisca l’esistenza di un’associazione tra un alimento (o uno dei suoi componenti) e la salute (ad esempio: “il calcio è necessario per il mantenimento di ossa normali”, “la tale sostanza riduce o abbassa il colesterolo”, e così via). Per approfondire scarica l’opuscolo

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