Cucina Pensante

Metti “u nonu” tra le arance

Nonostante il suo bizzarro aspetto, una via di mezzo tra pigna immatura e carciofo, ha un gusto raffinato e davvero particolare. L’Annona cherimola, della famiglia delle Annonaceae, può raggiungere l’altezza massima di 4-5 metri, ha chioma aperta di foglie alterne, generalmente coriacee e fiori, seppur insignificanti nell’aspetto, gradevolmente profumati ed è dotata di grandissime proprietà benefiche.

Gli anziani calabresi degustano da sempre “u nonu”, declinando simpaticamente al maschile il nome del frutto che è forse arrivato in zona verso la fine del ’700, coltivato spesso in associazione con gli agrumi. L’Annona cherimola, dal gusto ricco e polposo, vanta solo 75 calorie per 100 grammi di frutta fresca, non contiene grassi saturi ed è molto ricca di fibra alimentare, indispensabile per combattere la stitichezza e per prevenire l’assorbimento del colesterolo.

Importante è il suo contenuto di vitamina C, potente vitamina idrosolubile antiossidante, richiesta per la sintesi del collagene nel nostro organismo; proteina strutturale principale del nostro corpo, indispensabile per mantenere l’integrità dei vasi sanguigni, della pelle, degli organi e delle ossa.

La vitamina C protegge dallo scorbuto, aiuta a sviluppare la resistenza contro le infezioni virali, accelerando la guarigione delle ferite e contrastando i radicali liberi. Importanti sono i contenuti di vitamine del gruppo B e di potassio; quest’ultimo indispensabile per regolare i liquidi corporei e contrastare gli effetti dannosi del sodio. Il frutto è diuretico ed è ideale in caso di insufficienza cardiaca, malattie cardiovascolari, ipertensione, anemia, oltre che per regimi dietetici, donne in gravidanza ed allattamento, atleti (per via del suo potere energetico), malnutriti. Inoltre, previene la carie, i problemi digestivi e l’affaticamento.

Fonte:  Caterina Lenti – Meteoweb

Condividi