L’autorità idrica danese ha lanciato un avvertimento alla popolazione. In alcune zone il problema è aggravato da uno squilibrio tra il consumo di acqua e la portata dei pozzi.
Un nuovo rapporto sull’acqua potabile commissionato dal **Danske Regioner**ha rilevato che oltre il 50 per cento dei pozzi di acqua potabile in Danimarca contiene residui di pesticidi o altri inquinanti, con i livelli elevati della soglia di contaminazione.
“La contaminazione dell’acqua potabile danese ha raggiunto un punto critico. Se vogliamo acqua potabile pulita per i nostri figli, bisogna fare qualcosa adesso”, ha avvertito Danske Regioner in un comunicato stampa. Il documento è stato presentato al ministro dell’Ambiente Magnus Heunicke.
“Oggi, più di un pozzo su due di acqua potabile in Danimarca è contaminato da residui di pesticidi e altre tossine”, si legge nel testo. In alcune zone, il problema è aggravato da uno squilibrio tra il consumo di acqua e la portata dei pozzi. Il rapporto indica anche che le risorse idriche sotterranee vengono utilizzate in modo eccessivo in un quinto del paese.
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