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EQUADOR Dopo Brigitte García il Cartello uccide un’altro sindaco. Referendum: sì a estradizione dei criminali

Il referendum sulla sicurezza in Ecuador ha visto il 65 per cento di sì per l’estradizione di cittadini legati alla criminalità organizzata. Indetto dal presidente Noboa sulle riforme in materia di sicurezza, giustizia,investimenti e lavoro,il referendum si è chiuso con un’affluenza del 72%. Nel giorno del voto, ucciso un direttore di carcere. Da inizio anno, bande criminali imperversano nel Paese, divenuto piazza di smercio della droga in arrivo dai vicini Perù e Colombia.

José Sánchez, sindaco della città ecuadoriana di Camilo Ponce Enríquez, nel cantone di Azuay, è stato assassinato mercoledì della scorsa settimana, insieme ad altre due persone quando la sua casa è stata presa d’assalto da sicari.

“Tra singhiozzi e impotenza, i funzionari municipali mi hanno confermato l’omicidio a sangue freddo del collega sindaco del cantone Camilo Ponce Enriquez”, ha scritto sui social media il prefetto di Azuay Jota Lloret Valdivieso, chiedendo alle autorità di trovare i responsabili del crimine. Anche Lloret ha parlato di omicidio “a sangue freddo”, riporta MercoPress.

Secondo i media locali, nell’attacco sarebbero morte altre due persone ma non vi è stata alcuna conferma da parte delle autorità locali. Il cantone Camilo Ponce Enríquez, confina con Guayas e El Oro, e ha come principale attività economica l’estrazione mineraria.

“È stato sempre presente nei momenti importanti del nostro Cantone, fornendo sostegno e lavorando instancabilmente per il benessere di tutti. In questi momenti difficili, ci uniamo come Comune per offrire il nostro sostegno e conforto alla famiglia”, ha affermato l’ufficio del sindaco di Ponce Enríquez in un comunicato sul minatore e avvocato di 52 anni, sopravvissuto a due attacchi l’anno scorso, dopo di che aveva chiesto protezione alla polizia.

L’assassinio di Sánchez è avvenuto tre settimane dopo quello di Brigitte García (vedi foto in basso), la più giovane sindaca dell’Ecuador, che a 27 anni era a capo del cantone di San Vicente, nella provincia di Manabí, e tre giorni prima del referendum indetto dal presidente Daniel Noboa.

All’inizio di quest’anno, Noboa ha dichiarato che il paese stava attraversando un “conflitto armato interno” contro 22 bande della criminalità organizzata etichettate come gruppi terroristici e attori non statali belligeranti.

Tra il 2023 e il 2024 sono stati assassinati diversi sindaci e candidati politici, tra cui il candidato alla presidenza Fernando Villavicencio; il sindaco di Manta Agustín Intriago; e i candidati sindaco Omar Menéndez (Puerto López) e Julio César Farachio (Salinas), oltre a Brigitte García. Anche il sindaco di Durán Luis Chonillo ha subito un attacco contro la sua casa.

Maddalena Ingrao

 

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