Mondo

Esercito ucraino al collasso. Massiccia offensiva a Kharkiv. Blinken porta armi a Kiev. Mosca: “Pronti per la guerra”

Le parti occidentali e settentrionali di Vovchansk, nella regione ucraina di Kharkiv, sono cadute sotto il controllo delle forze russe: lo riferisce l’agenzia di stampa statale Tass.
L’esercito ucraino ha affermato che la situazione nella città di Vovchansk è sotto controllo ma ha dovuto ritirarsi in nuove posizioni vicino al villaggio di Lukyantsi a causa dei pesanti attacchi aerei russi.
Secondo la Tass, in città sono in corso scontri nelle strade.
La città assediata di Vovchansk, nel nord-est dell’Ucraina, è il luogo in cui le truppe di Kiev sono impegnate in intense battaglie con l’esercito russo.

Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi. Gli aiuti militari degli Stati Uniti diretti all’Ucraina sono “in arrivo”. Lo ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, durante l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in corso a Kiev. “Gli aiuti sono in arrivo e faranno davvero la differenza sul campo di battaglia” ha promesso Blinken all’inizio del colloquio.

Da parte sua il presidente ucraino ha detto al segretario di Stato Usa di aver bisogno “di due sistemi di difesa aerea Patriot per proteggere la regione di Kharkiv. Voglio discutere alcune questioni, secondo me, molto importanti. Innanzitutto la decisione sul pacchetto di aiuti: per noi è fondamentale che arrivi il prima possibile. In secondo luogo, la questione della difesa antiaerea. Questo è il nostro più grande deficit. Penso che questo sia il problema più grande”. “Le persone sono sotto tiro. Sono preoccupate, sono sotto gli attacchi russi”, ha detto ancora Zelensky. Blinken si è recato in Ucraina per una visita a sorpresa. Il segretario di Stato Usa è giunto a Kiev stamattina con un treno notturno proveniente dalla Polonia. Si tratta della quarta visita dall’inizio dell’invasione russa del Paese, nel febbraio 2022.


Vladimir Putin ha nel fratemmpo sparigliato le carte: Sergei Shoigu è stato nominato Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, il Capo di Stato Maggiore Valerij Gerasimov continuerà le sue attività; Andrej Belousov passa al ministero per la Difesa, un economista dunque, che si trova a gestire quel volume fortemente aumentato degli ordini di difesa statale e il bilancio del Ministero della Difesa, che in generale è quasi triplicato rispetto a tre anni fa.

E ancora, secondo i rumors, la nomina di Belousov potrebbe essere legata al fatto che saranno necessarie nuove persone nel ministero della Difesa della Federazione Russa per ottimizzare le spese del dipartimento militare in tempo di pace dopo la fine del Distretto Militare Settentrionale.

Serjei Shoigu porterà avanti la cooperazione tecnico-militare con paesi già amici della Russia come: Myanmar, Bielorussia, Corea del Nord e di alcuni paesi africani. Inoltre Putin era forse stanco degli scandali di corruzione al ministero della Difesa: l’ultimo in carcere un fedelissimo di Shoigu, il vice ministro Timur Ivanov, accusato di aver accettato una tangente, un miliardo e 125 milioni di rubli, attualmente sospeso dall’incarico e in attesa di giudizio. 

Interessante rilevare che il Servizio federale per la cooperazione tecnico-militare è stato sottratto alla subordinazione del Ministero della Difesa, come risulta dal decreto e Shoigu supervisionerà il suo lavoro. Shoigu, ha chiarito Dmitrj Peskov “nella carica di segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, sarà contemporaneamente il vice di Putin nella Commissione militare-industriale della Federazione Russa”. Insomma sono previste riforme nella Difesa russa. Gli effetti di queste scelte politiche verranno analizzate nella newsletter “Papers AGC” numero 98 in uscita domani.

Michail Mishustin resta al suo posto, in qualità di primo Ministro e ha proposto di nominare Denis Manturov come suo primo vice. Tra le novità c’è Anton Alikhanov ministro per il commercio. 

Riassegnazione per Sergei Lavrov, Ministro degli affari esteri; Konstantin Chuychenko, capo del Ministero della Giustizia; Vladimir Kolokoltsev, capo del Ministero degli affari interni, Alexander Kurenkov a capo del Ministero delle situazioni di emergenza, Alexander Bortnikov resta Direttore dell’FSB; Sergei Naryshkin resta capo dell’SVR, Viktor Zolotov resta a capo della Guardia nazionale russa, Dmitry Kochnev a capo dell’UST.

Golikova rimarrà vice primo ministro nel nuovo governo; Belousov lascerà la carica di primo vice primo Ministro; la sua candidatura non rientra tra quelle presentate da Mishustin alla Duma di Stato.

La Duma di Stato ha avuto 6 ore di tempo per discutere i candidati alla carica di viceprimo ministro in sessione plenaria, ha detto Volodin.

I candidati per il nuovo gabinetto sono stati esaminati in 18 commissioni della Duma di Stato, ha detto Zhukov. Egli ha osservato che i candidati ai posti di vice primo ministro e ministro hanno dimostrato piena competenza. Putin ha licenziato Patrushev dalla carica di segretario del Consiglio di sicurezza russo, riferisce il Cremlino che annuncia poi un suo non specificato ancora nuovo incarico.

In Europa, il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha confermato che gli ambasciatori di 27 paesi dell’UE hanno raggiunto un accordo sull’esproprio dei proventi dei beni russi congelati per l’acquisto di armi per Kiev. E questo anche avrà conseguenze di non poco conto a partire dagli investimenti esteri in Europa che cominceranno a scarseggiare.

Condividi