Quattordici medici sono stati uccisi nel corso di due giorni di attacchi israeliani nel Libano orientale e meridionale, nonché a Beirut, ha affermato domenica il ministero della Salute libanese in una nota.
“Questa serie di attacchi ha ucciso 14 paramedici in due giorni”, ha affermato il ministero, aggiungendo che “condanna con la massima fermezza i ripetuti attacchi del nemico israeliano contro i centri medici” e che “i paramedici non partecipano alle ostilità”.
Sono oltre settecento i morti e cinquemila i feriti in Libano.
Gli attacchi israeliani potrebbero aver costretto fino a un milione di persone a fuggire da alcune parti del Libano, innescando potenzialmente la peggiore crisi di sfollamento nella storia del Paese, ha affermato domenica il Primo Ministro Najib Mikati.
“Il numero stimato è molto alto e potrebbe raggiungere 1 milione”, ha spiegato Mikati, notando che ciò rappresenterebbe circa un sesto della popolazione del Libano. “È il più grande movimento di sfollamento che potrebbe essersi verificato in Libano”.
Alla domanda sugli sforzi per disinnescare la situazione, Mikati ha affermato che il Libano “non ha altra scelta se non quella diplomatica”.
Israele non sarà in grado di far tornare la popolazione nelle proprie case nel nord del Paese in tutta sicurezza se intraprenderà una guerra totale con Hezbollah o l’Iran, ha affermato domenica il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
In un’intervista alla CNN, Kirby ha aggiunto che gli Stati Uniti stanno ancora discutendo con Israele sui prossimi passi da intraprendere in Libano.
L’esercito israeliano ha dichiarato domenica che più di venti membri di Hezbollah sono stati uccisi nell’attacco che venerdì ha assassinato il leader Hassan Nasrallah a Beirut.
Secondo la dichiarazione, Ibrahim Hussein Jazini e Samir Tawfiq Dib, che erano “tra i più stretti collaboratori di Nasrallah”, erano stati uccisi. Altre figure chiave nominate dall’esercito israeliano includono Abed al-Amir Muhammad Sablini e Ali Naaf Ayoub.
Gli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza hanno ucciso oggi almeno palestinesi, hanno riferito domenica le autorità sanitarie.
Gli aerei israeliani hanno bombardato numerose zone nel nord, nel centro e nel sud della Striscia di Gaza.
Una scuola che ospitava i palestinesi sfollati a Beit Lahiya, nella Striscia di Gaza settentrionale, è stata tra gli edifici colpiti. Quattro persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite, secondo i medici di Gaza. Secondo il ministero della Salute palestinese, da ottobre dell’anno scorso almeno 41.595 persone sono state uccise e 96.251 ferite negli attacchi israeliani a Gaza.
Secondo quanto riportato dai media libanesi, domenica una nuova ondata di attacchi aerei israeliani ha preso di mira la periferia meridionale di Beirut, un’area colloquialmente nota come Dahiyeh.
L’agenzia di stampa nazionale libanese ha riferito di un “violento raid condotto da aerei da guerra israeliani” e di ambulanze giunte di corsa nella zona.
AFP e Reuters hanno confermato le notizie, citando un funzionario della sicurezza e testimoni oculari. Un testimone ha detto ad AFP che un edificio è crollato all’istante dopo essere stato colpito da un razzo.
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