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GENOCIDIO Gaza, almeno 76 morti in 24 ore. La guerra è già arrivata su Rafah. La stampa libanese: “Tra aprile e maggio l’operazione finale di Israele”

Intensi attacchi si stanno registrando dalla scorsa notte su Rafah, località nel sud della Striscia di Gaza al confine con l’Egitto: la stampa internazionale riferisce che almeno 24 persone hanno perso la vita a causa dei bombardamenti dell’esercito israeliano contro la città che ospita un milione e 600mila palestinesi, su una popolazione di 2,3 milioni di persone. Nei giorni scorsi, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto un cessate il fuoco immediato nella Striscia fino alla conclusione del mese sacro di Ramadan, il 10 aprile. Tuttavia il governo israeliano continua a ignorare la risoluzione Onu: nelle ultime 24 ore ammontano a 76 i civili uccisi complessivamente, portando a 32.490 il numero delle vittime registrate dallo scorso 7 ottobre. In quel giorno il governo israeliano ha lanciato un’operazione militare contro la Striscia in risposta agli assalti dei combattenti armati legati ad Hamas, in cui sono morte 1.200 persone.

Il Times of Israel stamani rilancia intanto indiscrezioni trapelate da Al-Akhbar, testata libanese vicina al gruppo Hezbollah, secondo cui l’esercito israeliano sarebbe pronto a lanciare l’offensiva finale su Rafah dopo le festività che chiudono il Ramadan, il 12 aprile, “oppure al più tardi ai primi di maggio”.
La tesi, sostenuta da fonti governative egiziane vicine a Tel Aviv, è che Israele non intenda rinunciare all’operazione annunciata da settimane dal governo Netanyahu dopo il fallimento dei negoziati nel Qatar.


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