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Gaza assediata e distrutta, Gerusalemme accende le luci per gli ostaggi

Un’installazione composta da 224 “colonne di luce”, sfoderata giovedì dalla municipalità di Gerusalemme all’esterno del Teddy Stadium, è l’omaggio agli ostaggi catturati dai militanti di Hamas il 7 ottobre e attualmente trattenuti nella Striscia di Gaza. Giovedì scorso, un altro evento, dedicato alle vittime e agli ostaggi, tenutosi a Tel Aviv, è stato interrotto da un allarme missilistico, con tanto di razzo intercettato con successo sulla città.

Il portavoce dell’IDF Daniel Hagari afferma che l’esercito israeliano continuerà “limitati raid via terra” a Gaza “con ancora maggiore forza nei prossimi giorni”, pur mantenendo massicci attacchi aerei sugli obiettivi di Hamas. Recentemente sono stati effettuati alcuni “raid limitati”; operazioni che sono state giustificate come “propedeutiche” in vista offensiva terrestre su vasta scala nella Striscia di Gaza.

Il premier israeliano Benyamin Netaniahu, a sua volta, ha lanciato un appello a “schiacciare Hamas” per incoraggiare la gente a tornare negli insediamenti al confine con la Striscia di Gaza; molti di questi sono stati completamente abbandonati dopo l’attacco del 7 ottobre.

L’esercito israeliano ha affermato che circa il 20% delle armi usate da Hamas provengono dall’Iran e dalla Corea del Nord. Si parla di mine terrestri, granate anticarro (stile PPG) e droni. Il restante 80%, compresi i razzi destinati a colpire il territorio israeliano, sono stati “fatti in casa” a Gaza. Informazioni che dovrebbero far riflettere piuttosto che alimentare ulteriore rabbia che rende lo scontro sempre più disumano e rischioso pe tutti.

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