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Gaza City, MSF: “Interi quartieri distrutti, centinaia di migliaia di persone a rischio”

A Gaza City l’attività militare delle forze israeliane sta crescendo, mettendo a rischio la vita di centinaia di migliaia di persone. I team di Medici Senza Frontiere (MSF) continuano a fornire assistenza medica ai feriti e cure per la malnutrizione, mentre gli ospedali sono sovraffollati.

Qui di seguito la dichiarazione di Esperanza Santos, coordinatrice delle emergenze di MSF a Gaza:

“Negli ultimi giorni, le forze israeliane hanno accelerato la loro campagna genocida e di pulizia etnica espandendo la loro attività militare a Gaza City. Ci sono bombardamenti di giorno e di notte, la popolazione è terrorizzata e non sa dove andare né cosa fare. Abbiamo visto interi quartieri distrutti e demoliti, senza praticamente nessun edificio rimasto in piedi. Sono zone soggette a ordini di evacuazione, ma gli attacchi avvengono anche nel resto di Gaza City, dove vivono ancora centinaia di migliaia di persone.

I nostri team stanno continuando a fornire assistenza alle persone ferite dai bombardamenti israeliani – ustionati, traumatizzati e con fratture gravi – e a coloro che soffrono di malnutrizione nelle unità di terapia intensiva materna e neonatale di MSF. Gli ospedali rimasti a Gaza City sono sovraffollati. Stanno già operando oltre la loro capacità e l’eventuale evacuazione di tutti i pazienti, compresi i neonati e i malati gravi, sarebbe estremamente difficile.

Pochissime persone sono riuscite a spostarsi verso sud perché la maggior parte di loro non può permetterselo dato che i trasporti sono costosi. E anche al sud non c’è spazio per accogliere quasi un milione di persone, oltre ad essere un luogo che non è immune dagli attacchi. La popolazione non solo è confusa da messaggi contraddittori, ma è anche assediata da bombardamenti e attacchi e non vede davvero alcuna soluzione. Molti rimangono ancora a Gaza City semplicemente perché non hanno altra scelta.

L’offensiva israeliana su Gaza City deve essere fermata immediatamente”.




 

 

 

 

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