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GENOCIDIO Continua il massacro a Rafah. Uccisi anche due medici nell’ultimo raid israeliano. Gli Houthi con piccoli droni sottomarini vincono sulle grandi navi militari

“Le Forze di Difesa di Israele stanno continuando la loro operazione mirata contro Hamas a Rafah come parte degli sforzi per ottenere una duratura sconfitta di Hamas e per portare a casa tutti i nostri ostaggi”. Pensa di giustificare con queste parole lo sterminio di una popolazione che a nessun’altra nazione al mondo sarebbe consentito il portavoce dell’Idf, Rear Admiral Daniel Hagari, in un video diffuso sul canale Telegram dell’esercito israeliano. Così mentre si tuona contro i terroristi, i loro caccia sganciano ordigni su donne, bambini e operatori umantari.

L’Agenzia per la difesa civile di Gaza ha reso noto che due medici sono stati uccisi da un raid aereo israeliano sulla città di Deir al-Balah, nell’area centrale dei territori palestinesi. “I corpi del dottor Muhammad Nimr Qazaat e di suo figlio, il dottor Youssef, sono stati recuperati e portati all’ospedale al-Aqsa Martyrs”, si legge in una nota.

L’industria bellica israeliana è molto sviluppata e vanta risorse prodotte internamente come il sistema di difesa missilistico Iron Dome. “Abbiamo notevoli capacità, ma ci sono campi in cui, anche se non dipendessimo dagli aiuti militari americani, dovremmo comunque comprare armi da altri paesi”, ha detto alla radio israeliana Avi Dadon, ex capo del Dipartimento acquisti e produzione del ministero della Difesa. L’ex vice presidente del Senato italiano Maurizio Gasparri saprebbe probabilmente come consigliarli in qualità di presidente di Cyberealm srl, società di cybersecurity con legami israeliani, di cui Il Senato non era informato.

Composto da esperti mondiali con vasta esperienza sul campo del cyber israeliano ecosistema e comunità di intelligence, Cyberealm Cyber Solutions copre l’intera gamma di prodotti e servizi legati alla cyber-intelligence”. “Le nostre tecnologie all’avanguardia — pubblicizzano — includono servizi di intelligence sulle minacce informatiche, formazione informatica, la creazione di un Security Operation Center (SOC) e servizi di sicurezza gestiti (MSSP), nonché la sicurezza degli endpoint e una raccolta di strumenti di analisi e indagine”.

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