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Germania sul banco degli imputati per vendita di armi a Israele. Anche durante il massacro a Gaza

Alcune organizzazioni hanno portato la Germania in tribunale per bloccare la vendita di armi a Israele. La causa è stata intentata da quattro gruppi per i diritti umani, che hanno agito per conto di cinque palestinesi che affermano di temere per la propria vita a Gaza e di subire una forma di punizione collettiva da parte di Israele. Nello specifico, l’azione legale è diretta contro il ministero federale per gli affari economici e l’azione per il clima, che è il dipartimento responsabile delle licenze di esportazione di armi. Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), tra il 2013 e il 2023 la Germania è stato il secondo maggiore esportatore di armamenti pesanti verso Israele, dopo gli Stati Uniti e subito prima dell’Italia. Questa settimana la Germania è stata portata dal Nicaragua anche davanti alla Corte internazionale di giustizia, con l’accusa di aver violato le convenzioni di Ginevra sul diritto internazionale umanitario continuando a fornire armi a Israele anche dopo l’inizio della guerra a Gaza.

 

Sul fronte tensione  alle stelle. Soprattutto dopo che Israele ha ucciso nella Striscia di Gaza i figli e i nipoti del leader di Hamas, Ismayl  Haniyeh. Ricordiamo che Haniyeh tra le anime di Hamas è sempre stato quello che ha cercato l’accordo a differenza dell’ala armata come le Qassam che non hanno trovato intese con le proposte di Israele. Stati Uniti, Israele da un lato; Iran e Russia dall’altro si aspettano che la situazione possa precipitare. 

Biden critica aspramente Netanyahu e afferma: “La sua politica a Gaza è sbagliata e non sono d’accordo con il suo approccio”.

Gli Stati Uniti affermano di non escludere “attacchi di ritorsione congiunti” con Israele se dovesse essere attaccato dall’Iran o da gruppi vicini agli iraniani Secondo Axios, un alto funzionario israeliano ha affermato che Israele ha chiesto agli Stati Uniti di inviare messaggi di avvertimento privati ​​e pubblici all’Iran e di inviare le proprie forze nella regione per contribuire a limitare la risposta dell’Iran.

Il comandante del Comando Centrale dell’Esercito americano è arrivato in Israele. Si ritiene che coordini la difesa di Israele contro l’attacco iraniano. Il 10 sera il gabinetto militare israeliano ha convocato una riunione urgente d’emergenza a Tel Aviv, riferisce il Jerusalem Post.

Gli Stati Uniti ritengono che l’Iran e i suoi delegati stiano preparando attacchi missilistici e droni contro obiettivi governativi in ​​Israele. Secondo Bloomberg, le missioni diplomatiche straniere in Israele hanno iniziato a prepararsi alla possibilità di un attacco e stanno preparando piani di evacuazione.

Il Washington Post ha scritto che la creazione di una testata nucleare che possa essere montata su un missile può richiedere fino a due anni o più.

Commentando lo sviluppo del programma nucleare della Repubblica islamica dell’Iran, la pubblicazione scrive che l’impianto di arricchimento attentamente sorvegliato di Fordo ha prodotto una quantità significativa di uranio arricchito, il cui livello è solo leggermente inferiore alla soglia militare. Il Washington Post stima che le scorte di uranio arricchito dell’Iran siano sufficienti per produrre tre armi nucleari.

Il Ministero degli Esteri russo raccomanda vivamente ai cittadini russi di non recarsi in Israele, Palestina e Libano nel prossimo futuro per via dell’elevata instabilità della regione.

Una fonte egiziana afferma che la Quinta Flotta americana nel Golfo Persico è stata portata al 100% di prontezza al combattimento. Gli americani avrebbero informato l’Egitto di quanto stava accadendo.

Dall’Iran, il ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian ha inviato un messaggio al capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, esprimendo le sue condoglianze per l’uccisone di alcuni dei suoi figli e familiari a seguito dell’attacco di Israele contro Hamas. Abdollahian ha poi ricevuto telefonate urgenti con i suoi omologhi di Iraq, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti

La leadership militare iraniana ha cancellato le vacanze in tutte le unità dell’esercito. Molte compagnie aeree straniere hanno interrotto i voli da e per Teheran come la tedesca Lufthansa. 

A Teheran è stato appeso un poster con un messaggio in ebraico per Israele: “Avete accumulato abbastanza cibo e provviste? La vendetta è vicina.”

Una fonte informata delle Forze aerospaziali dell’IRGC ha commentato il blocco dei segnali GPS in Israele: “L’Iran ha già pensato a questo problema e questo è tutto”. Secondo fonti social negli ultimi 12 anni, l’Iran ha sviluppato un’alternativa al GPS o non usa dispositivi di posizionamento internazionali. iraniane contro Israele. L’Iran ha detto alla Casa Bianca che se gli Stati Uniti proteggeranno Israele dalle imminenti ritorsioni per l’attacco a Damasco, vedranno anche gli Stati Uniti come un obiettivo legittimo.

Secondo la stampa araba il momento in cui Haniyeh, capo del Politburo di Hamas, ha saputo che Israele aveva ucciso i suoi figli e nipoti stava visitando un ospedale a Doha dove venivano curati gli abitanti di Gaza feriti. Haniyeh ad Al Jazeera: “Con questo dolore e sangue creiamo speranze, un futuro e libertà per il nostro popolo, la nostra causa e la nostra nazione”. “I miei figli, i martiri, hanno ottenuto l’onore del tempo, l’onore del posto e l’onore della conclusione”.”Quasi 60 membri della mia famiglia sono diventati martiri, come tutto il popolo palestinese, e non c’è differenza tra loro”.

I figli del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, morti a seguito di un bombardamento israeliano che li ha presi di mira, insieme a 3 dei loro figli, nel campo di Beach sono: Hazem Ismail Haniyeh e sua figlia Amal, Amir Ismail Haniyeh, suo figlio Khaled e sua figlia Razan, infine Muhammad Ismail Haniyeh.

Numerose le telefonata di cordoglio ricevute da Haniyeh: “Il vice segretario generale del Fronte popolare, Jamil Mezher; il politico turco Ahmed Davutoğlu scrive: “Non penso che questo crimine influenzerà l’adesione di Haniyeh ai sogni del suo popolo e la sua insistenza nel realizzarli”.

L’ex presidente tunisino Moncef Marzouki: “Il martirio dei figli del comandante Ismail Haniyeh è l’espressione del leader che si unisce al suo popolo e fa sacrifici, e questo fa parte dei grandi sacrifici nella battaglia di liberazione globale. Fa parte della sfortuna di un caro popolo, che vede nel proprio leader Haniyeh un modello di sacrificio”. Tra le espressioni di vicinanza al leader di Hamas, il direttore del MIT turco Ibrahim Kalin che ha chiamato Haniyeh ed ha espresso le sue condoglianze per la morte dei figli e dei nipoti a seguito degli attacchi israeliani; e anche il comandante della Guardia rivoluzionaria, il generale Hussein Salami ha porto le sue condoglianze al capo dell’Ufficio Politico di Hamas. ento che ha ucciso i tre figli di Haniyeh: “Sono stati inviati per svolgere attività terroristiche nella parte centrale della Striscia di Gaza”.

Anche i leader degli Houthi hanno espresso vicinanza Haniyeh Muhammad Abdel Salam, portavoce di Ansar Allah: “Esprimiamo le nostre condoglianze al capo dell’ufficio politico del movimento Hamas per il martirio di 3 dei suoi figli e di alcuni suoi nipoti a seguito di un raid israeliano”. E ancora Il portavoce militare delle forze armate yemenite, Yahya Saree.

In Yemen si sono registrati bombardamenti dell’artiglieria saudita contro l’area di Al-Sheikh nel distretto di confine di Munabbih. Gli Houthi hanno invece rivendicato 4 operazioni militari nel Golfo di Aden contro due navi israeliane e due navi americane.

In un comunicato delle Forze armate yemenite si legge: “Due navi israeliane, MSC Darwin e MSC GINA, sono state nuovamente prese di mira nel Golfo di Aden. Una nave americana, MAERSK YORKTOWN, e una nave da guerra americana sono state prese di mira nel Golfo di Aden. Le navi israeliane e americane sono state prese di mira con una serie di missili navali e droni” Nel comunicato si legge: “Le nostre operazioni nel Mar Rosso, nel Mar Arabico e nell’Oceano Indiano continueranno fino a quando l’aggressione non cesserà e l’assedio di Gaza non sarà revocato”.

In risposta aerei statunitensi hanno effettuato attacchi aerei sull’aeroporto internazionale di Hodeidah nello Yemen.

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