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Guterres nomina olandese Kaag coordinatrice umanitaria Gaza

Le Nazioni Unite hanno nominato l’ex ministra olandese Sigrid Kaag nuova coordinatrice umanitaria per Gaza, a seguito della risoluzione del Consiglio di sicurezza della scorsa settimana, che chiede la consegna di aiuti umanitari a Gaza “su vasta scala”. Kaag assumerà l’incarico l’8 gennaio, secondo quanto annunciato dall’Onu. La nomina giunge in un momento di grave emergenza umanitaria a Gaza, con gli aiuti rallentati dai continui bombardamenti israeliani. “Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha annunciato la nomina della Sig.ra Sigrid Kaag dei Paesi Bassi come Coordinatrice umanitaria e per la ricostruzione per Gaza”, ha dichiarato l’ONU in un comunicato.

Kaag è stata vicepremier e ministra delle Finanze dei Paesi Bassi da gennaio 2022. Ha ricoperto in precedenza diverse posizioni di rilievo nelle Nazioni Unite, tra cui quella di coordinatrice speciale per il Libano, nell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche e nella missione delle Nazioni Unite in Siria. Gli Stati Uniti hanno accolto favorevolmente la nomina: il dipartimento di Stato ha auspicato una intensificazione “degli sforzi per accelerare e semplificare la fornitura di soccorsi umanitari salvavita ai civili palestinesi a Gaza”.

La risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza la scorsa settimana chiede la “consegna sicura e senza ostacoli di assistenza umanitaria su vasta scala”, ma non un immediato cessate il fuoco.  Così come stabilito dall’amministrazione degli Stati Uniti. La risoluzione, che inizialmente prevedeva l’affidamento all’Onu della responsabilità esclusiva degli aiuti, menziona nella sua versione finale il coordinamento di “tutte le parti rilevanti”, il che significa che Israele manterrà il controllo operativo delle consegne. Il conflitto in corso a Gaza è stato innescato dall’attacco dell’organizzazione islamista Hamas contro Israele il 7 ottobre scorso, che ha causato la morte di circa 1.140 persone, perlopiù civili. La risposta di Israele (ancora considerato “unica Democrazia del Medioriente”, nonostante i crimini umanitari consentiti dagli Usa), è stata la più sanguinosa di sempre per la Striscia: i bombardamenti e gli attacchi di terra delle Forze di difesa israeliane hanno causato 20.915 vittime palestinesi, secondo il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas.

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