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VIDEO Hassan Nasrallah: “Pronti al sacrificio per sostenere Gaza”

Il capo libanese di Hezbollah, Hassan Nasrallah, rompe il silenzio sulla guerra tra Hamas e Israele, che definisce un Paese “che non è in grado di reggersi in piedi da solo”. In un discorso trasmesso in diretta tv e tenuto in memoria dei combattenti uccisi nei bombardamenti israeliani – la “Festa dei martiri caduti sulla via di Gerusalemme” – ha definito “sacra e grande” l’operazione lanciata da Hamas contro la popolazione israeliana lo scorso 7 ottobre, quella che ha dato il via al conflitto. Poi ha precisato che è stata frutto di “una decisione presa al 100% dai palestinesi” e quindi “non condivisa con altre fazioni della resistenza islamica”. Tuttavia, se “alcuni si aspettavano che io oggi annunciassi la guerra”, Nasrallah ha precisato che “siamo in guerra dall’8 ottobre”.

L’attacco di Hamas ha avuto il merito di mostrare “come non è mai accaduto prima tutta la debolezza e la fragilità di Israele, un’entità che sta tremando”. Nasrallah ha quindi assicurato il sostegno a Gaza, dove si sta combattendo una battaglia “decisiva” come mai prima: “Siamo pronti al sacrificio, siamo pronti a dare il nostro tutto”. Migliaia le persone in piazza ad ascoltarlo, in religioso silenzio. Dei morti nella Striscia, ha aggiunto, “si deve parlare in tutto il mondo”. Anche perché Israele “sta violando i diritti umani” nella guerra: “Tutte le vittime di Gaza sono martiri, si stanno muovendo verso un altro mondo enunciato dai profeti, ora sono lì dove non ci sono dittature e non ci sono sionisti. Nessuna guerra è più ingiusta di questa”. E definisce gli Usa responsabili per “i crimini perpetrati da Israele a Gaza”.


Hassan Nasrallah, più correttamente Hasan Nasr Allah (Bourj Hammoud, 31 agosto 1960), è un religioso e politico libanese, terzo segretario del partito sciita Hezbollah da quando il suo predecessore, Abbas al-Musawi, fu assassinato dalle Forze di Difesa israeliane nel febbraio 1992. Sotto il suo mandato, Hezbollah è stato designato come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. La Russia invece considera Hezbollah un’organizzazione sociopolitica legittima. La ​​Cina rimane neutrale e mantiene i contatti con Hezbollah

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