Cultura

Huppert è “La syndicaliste” in una storia vera di potere e abusi

“La syndicaliste”, interpretato da Isabelle Huppert, presentato in anteprima a Roma al festival Rendez-vous e nei cinema italiani ad ottobre, racconta la vera storia di Maureen Kearney. Questa rappresentante sindacale di una multinazionale del settore nucleare francese nel 2012 denunciò accordi segreti e giochi sporchi dei vertici della sua azienda e venne minacciata e poi stuprata.

Il regista Jean Paul Salomé racconta: “Questa storia era quasi sconosciuta in Francia. E’ iniziata sotto la presidenza Sarkozy e continuata sotto Hollande e siccome i loro partiti in qualche modo erano implicati in questa faccenda, nessuno aveva interesse a parlarne. Io trovo che il cinema ha questa forza perché è un’arte popolare, e il mio obiettivo era far conoscere questa storia ad un pubblico più ampio possibile”.

Isabelle Huppert interpreta magnificamente questa donna che lottava in difesa dei lavoratori e finì in un gioco più grande di lei, e che nel corso delle indagini, e poi durante il processo, da vittima fu trasformata in imputata. Il film parte come un thriller politico e poi diventa un ritratto intimo di una donna sorprendente. “Volevo fare un film su di lei e volevo che lo spettatore vivesse la sua storia insieme a lei. Nella realtà tutti i personaggi che facevano parte di quello scacchiere politico-industriale man mano sono scomparsi, l’hanno abbandonata: lei si è ritrovata sola, con la sua famiglia, le sue angosce e anche con quell’accusa di colpevolezza che le era caduta addosso”.

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