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I 6 arbitri di De Laurentiis

La 18ª giornata del campionato italiano di calcio sarà ricordata per lo spettacolare derby di Roma con il selfie di Totti sotto la curva, per la bella vittoria dell’Inter di Mancini centrato in volto da una pallonata di Andreolli, per i gol bellissimi di Pogba e Vidal ma anche per quello contestato e irregolare di Martín Cáceres dopo il pari di Britos nella trasferta vittoriosa della Juventus a Napoli e per le conseguenti dichiarazioni del presidente partenopeo. Se aprite infatti il profilo Twitter ufficiale di Aurelio De Laurentiis, troverete scritto: è inammissibile che con 6 arbitri non si vedano 2 giocatori in fuorigioco. O è malafede o è incompetenza… Questi 6 arbitri devono restare fermi a lungo. Ma chi sono tutti questi arbitri e perché oramai è scorretto parlare della vecchia terna arbitrale? I 6 personaggi tirati in ballo sono: Tagliavento (arbitro), Di Liberatore – Passeri (assistenti), Costanzo (IV ufficiale), Damato e Calvarese (addizionali 1 e 2). Quanti possono essere gli arbitri e che compiti svolgono esattamente, come al solito ce lo dice il Regolamento.

Consideriamo innanzitutto la Regola 5 che si intitola L’arbitro e si articola in tre parti: l’autorità dell’arbitro; poteri e doveri; decisioni dell’arbitro.
L’autorità dell’arbitro
Ogni gara si disputa sotto il controllo di un arbitro, al quale è conferita tutta l’autorità necessaria per far osservare le Regole del Gioco nell’ambito della gara che è chiamato a dirigere.

Poteri e doveri
L’arbitro:
fa osservare le Regole del Gioco;
assicura il controllo della gara in collaborazione con gli assistenti e, laddove previsto, con il quarto ufficiale di gara;
si assicura che ogni pallone utilizzato rispetti i requisiti previsti dalla Regola 2 (Il pallone);
si assicura che l’equipaggiamento dei calciatori rispetti i requisiti previsti dalla Regola 4 (L’equipaggiamento dei calciatori);
funge da cronometrista e prende nota degli episodi accaduti nel corso della gara;
interrompe temporaneamente la gara, la sospende o la interrompe definitivamente, a sua discrezione, al verificarsi di ogni infrazione alle regole;
interrompe temporaneamente la gara, la sospende o la interrompe definitivamente a seguito di interferenze esterne, di qualunque genere;
interrompe la gara se, a suo giudizio, un calciatore è gravemente infortunato e si assicura che sia trasportato al di fuori del terreno di gioco; tale calciatore potrà rientrare sul terreno di gioco solo quando il gioco sarà ripreso e dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro;
lascia proseguire il gioco fino a quando il pallone cessa di essere in gioco se, a suo giudizio, un calciatore è solo lievemente infortunato;
si assicura che ogni calciatore che presenti una ferita sanguinante esca dal terreno di gioco. Il calciatore potrà rientrarvi solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro, il quale deve essere sicuro che la perdita di sangue si sia arrestata;
lascia proseguire il gioco quando la squadra contro la quale è stata commessa un’infrazione beneficerà da ciò di un vantaggio e punisce l’infrazione iniziale se il vantaggio accordato non si è concretizzato nell’immediatezza;
punisce l’infrazione più grave quando un calciatore commette simultaneamente più infrazioni;
adotta provvedimenti disciplinari nei confronti dei calciatori che hanno commesso un’infrazione passibile
di ammonizione o di espulsione; l’arbitro non è tenuto ad intervenire immediatamente, ma deve farlo alla prima interruzione di gioco;
adotta provvedimenti nei confronti dei dirigenti (inclusi allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori in genere) che non tengono un comportamento responsabile e, a sua discrezione, li allontana dal recinto di gioco;
interviene su segnalazione degli assistenti dell’arbitro per quanto concerne incidenti non direttamente controllati;
fa in modo che nessuna persona non autorizzata entri sul terreno di gioco;
indica la ripresa della gara dopo un’interruzione di gioco;
invia alle autorità competenti un rapporto con le informazioni relative a tutti i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti dei calciatori e/o dirigenti (inclusi allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori in genere), e a tutti gli altri incidenti eventualmente accaduti prima, durante e dopo la gara.
Decisioni dell’arbitro
Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco, incluso se una rete è stata segnata o no ed il risultato della gara, sono inappellabili.
L’arbitro può cambiare una sua decisione soltanto se si rende conto che la stessa è errata o, a sua discrezione, a seguito della segnalazione di un assistente o del quarto ufficiale, sempre che il gioco non sia stato ripreso o la gara non sia terminata.

Analizziamo ora le altre figure che collaborano con l’arbitro. La Regola 6 si occupa degli assistenti arbitrali (doveri e collaborazione), mentre al di fuori delle 17 Regole principali del Gioco c’è una sezione apposita dedicata al quarto ufficiale di gara ed una agli arbitri addizionali d’area.

Regola 6 – Gli assistenti dell’arbitro
Doveri
Possono essere designati due assistenti, i cui compiti, soggetti alla decisione dell’arbitro, sono di segnalare:
quando il pallone è uscito interamente dal terreno di gioco;
a quale squadra spetta la rimessa dalla linea laterale, il calcio d’angolo o il calcio di rinvio;
quando un calciatore può essere punito perché si trova in posizione di fuorigioco;
quando viene richiesta una sostituzione;
quando una scorrettezza o altri incidenti avvengono al di fuori del campo visivo dell’arbitro;
quando vengono commesse delle infrazioni e gli assistenti hanno una visuale migliore rispetto all’arbitro (comprese, in alcune circostanze, le infrazioni commesse nell’area di rigore);
se, nell’esecuzione del calcio di rigore, il portiere si muove dalla linea di porta prima che il pallone sia stato calciato e se il pallone ha superato la linea di porta.
Collaborazione
Gli assistenti coadiuvano l’arbitro anche nel controllo della gara in conformità con le Regole del Gioco. In particolare, essi possono entrare sul terreno di gioco per verificare la distanza di m. 9,15.
In caso di ingerenza o di comportamento improprio, l’arbitro dispenserà l’assistente dai suoi doveri e farà un rapporto all’autorità competente.

Il quarto ufficiale e l’assistente di riserva
Un quarto ufficiale può essere designato se previsto dal Regolamento della competizione e sostituisce uno dei tre ufficiali di gara qualora non dovesse essere in grado di proseguirla, a meno che sia stato designato anche un assistente di riserva. Il quarto ufficiale coadiuva l’arbitro in ogni momento.
Gli organizzatori devono indicare chiaramente prima dell’inizio della competizione, chi tra il quarto ufficiale e l’assistente più qualificato dovrà sostituire l’arbitro in caso quest’ultimo sia impossibilitato a continuare. Nel secondo caso il quarto ufficiale diventerà assistente.
Il quarto ufficiale ha il compito di coadiuvare l’arbitro, su richiesta dello stesso, in tutte le funzioni burocratiche prima, durante e dopo la gara.
Ha il compito di assistere l’arbitro nelle procedure delle sostituzioni dei calciatori durante la gara.
Ha il compito di controllare l’equipaggiamento dei calciatori di riserva prima che essi entrino sul terreno di gioco. Se il loro equipaggiamento non è conforme alle Regole del Gioco, informerà l’arbitro.
Controlla i palloni di riserva, laddove necessario. Se il pallone deve essere sostituito durante la gara, egli fornisce, su richiesta dell’arbitro, un altro pallone facendo in modo che la perdita di tempo si riduca al minimo.
Coadiuva l’arbitro nel controllare la gara in conformità con le Regole del Gioco.
L’arbitro conserva, comunque, l’autorità di decidere su tutti i fatti relativi al gioco.
Dopo la gara, il quarto ufficiale deve inviare all’autorità competente un rapporto su tutte le scorrettezze o altri incidenti accaduti fuori dal campo visivo dell’arbitro e degli assistenti mettendo al corrente sia l’arbitro, sia i suoi assistenti, del contenuto del rapporto redatto.
Ha il compito di informare l’arbitro in caso di comportamento non corretto di qualsiasi occupante l’area tecnica.
Se previsto dal Regolamento della competizione può essere designato anche un assistente di riserva. Suo unico compito sarà quello di sostituire un assistente impossibilitato a continuare la gara o di sostituire il quarto ufficiale se necessario.

Gli arbitri addizionali d’area
Arbitri addizionali d’area possono essere designati, se previsti dal Regolamento della competizione. Devono essere arbitri in attività appartenenti alla più alta categoria possibile.
Le Regole della competizione devono stabilire la procedura da seguirsi se l’arbitro è impossibilitato a continuare e, in particolare
se il quarto ufficiale sostituisce l’arbitro
oppure
se l’arbitro addizionale più qualificato (senior) sostituisce l’arbitro, con il quarto ufficiale di gara che svolgerà la funzione di arbitro addizionale d’area.
Doveri
Quando designati, gli arbitri addizionali devono indicare, con riserva della decisione all’arbitro:
quando il pallone oltrepassa interamente la linea di porta;
a quale squadra spetta un calcio d’angolo o un calcio di rinvio;
quando una scorrettezza o altri incidenti avvengono al di fuori del campo visivo dell’arbitro;
quando vengono commesse delle infrazioni e l’arbitro addizionale ha una visuale migliore rispetto all’arbitro, in particolare all’interno dell’area di rigore;
se, nell’esecuzione dei calci di rigore, il portiere si allontana dalla linea di porta prima che il pallone sia calciato e se il pallone supera la linea.
Collaborazione
Anche gli arbitri addizionali coadiuvano l’arbitro nel controllo della gara in conformità con le Regole del Gioco, ma la decisione finale sarà sempre assunta dall’arbitro.
In caso di ingerenza o di comportamento improprio, l’arbitro dispenserà l’arbitro addizionale dai suoi doveri e farà un rapporto all’autorità competente.

Una volta dunque si poteva parlare di terna arbitrale per indicare l’arbitro e i due guardalinee (o segnalinee) che lo aiutavano nella direzione di gara (il termine corrispondente inglese è linesmen: lines= linee o righe + men= uomini). Nel 1996 la FIFA preferì adottare l’espressione diversa e più rispettosa della parità tra i sessi e così si inizio a parlare in Italia di assistenti arbitrali (AA). Per completezza di informazione va detto che l’Assistente Arbitrale numero 1 è quello che si va a posizionare sulla linea laterale presso la quale si trovano le panchine, il numero 2 opera invece dalla parte opposta. Ora è scorretto parlare di terna arbitrale, perché ci sono il quarto ufficiale (il cosiddetto quarto uomo) e l’assistente di riserva, insieme agli arbitri addizionali d’area. Manca invece ancora (ma non per molto tempo) la tecnologia in campo, mentre sulla moviola si continua a discutere.

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