Israele ha risposto al terribile attacco di Hamas del 7 ottobre con una forza schiacciante. In seguito al sanguinoso raid terroristico, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha promesso di “cancellare Hamas dalla faccia della terra”. L’esercito israeliano ha richiamato oltre 350.000 riservisti e ha lanciato attacchi sulla Striscia di Gaza con l’obiettivo di eliminare le ali politiche e militari di Hamas. Da allora, le forze israeliane hanno ucciso migliaia di palestinesi, molti dei quali donne e bambini, accumulando agonia su agonia.
Che Israele abbia risposto alla violenza di Hamas con la violenza non è neanche lontanamente sorprendente, data l’incomparabile superiorità militare convenzionale dell’esercito israeliano rispetto ad Hamas. Israele risponde da tempo al terrorismo palestinese con una forza eccessiva. L’esercito israeliano è più forte, più grande e dotato di risorse migliori di Hamas e di altri gruppi terroristici palestinesi, e gli strateghi israeliani sanno che i loro nemici non possono scontrarsi con le Forze di Difesa Israeliane (IDF).
Eppure i vantaggi militari di Israele si stanno assottigliando. Hamas si è rivelato difficile, se non impossibile, da sconfiggere con la forza militare. La tecnologia ha ridotto il divario tra stati e terroristi, consentendo a gruppi non statali di comportarsi in modo da imitare le operazioni dei paesi; Hamas può lanciare attacchi sofisticati e diffondere propaganda proprio come fa Israele. Anche tattiche antiche, come la costruzione di un labirinto di tunnel sotto Gaza, hanno aiutato Hamas a respingere un avversario più potente. E Hamas ha guadagnato terreno catturando circa 240 ostaggi. Gli stati hanno sempre lottato per sconfiggere i gruppi terroristici, ma la guerra tra Israele e Hamas dimostra perché farlo è diventato ancora più difficile.
Per Israele, forse il risultato più irritante di questa asimmetria è che le sue forze armate potrebbero aver fatto il gioco di Hamas colpendo Gaza con una forza tremenda. Hamas è stata fondata con l’obiettivo di sradicare Israele, ma il gruppo non è in grado di farlo, quindi usa il terrorismo per guadagnare attenzione e alleati. Lo spargimento di sangue del 7 ottobre aveva lo scopo di provocare una reazione eccessiva da parte dell’esercito israeliano che avrebbe minato la simpatia internazionale per Israele, alimentato una rivolta in Cisgiordania e Gerusalemme e raccolto il sostegno ad Hamas, in particolare da parte dell’Iran e del gruppo militante libanese Hezbollah. Hamas ha utilizzato la morte di civili israeliani e palestinesi per promuovere la propria agenda politica. In molti modi, il gruppo ha avuto successo. Il modo migliore per Israele di sconfiggere Hamas, quindi, è riconquistare un livello morale elevato, moderando l’uso della forza e offrendo maggiore protezione ai civili palestinesi. Sarà difficile per i leader israeliani mostrare moderazione perché i loro elettori sono furiosi. Ma farlo è l’unico modo in cui Israele può impedire ad Hamas di ottenere sostegno e incitare ulteriore violenza.
Audrey Kurth Cronin (foreignaffairs)