Un tasso che è metà di quello irlandese o britannico ma doppio rispetto ai ‘primi della classe’. Lo afferma uno studio dell’Oms Europa e dell’Emory University presentato allo European Congress on Obesity di Praga.
Lo studio si basa sugli studi disponibili nella letteratura scientifica in ogni singola nazione della regione Europea dell’Oms. Secondo i dati presentati la più alta percentuale di bimbi con problemi di peso è in Irlanda, con il 27,5%, seguita dalla Gran Bretagna con il 23,1%. L’Italia è a metà classifica, con il 10,2%, mentre Svezia e Repubblica Ceca sono quelle più virtuose, rispettivamente con l’8% e il 5,5%.
”Crediamo sia molto probabile che nei paesi con un’obesità più bassa il merito sia delle pratiche di allattamento così come dell’educazione nutrizionale delle mamme e della maggiore attività fisica dei più giovani – spiega Rebecca Jones, uno degli autori -. Ricerche recenti hanno legato lo status nutrizionale dei primi mesi di vita alla salute a lungo termine”.
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