Una fotografia aerea di sei giraffe morte, ammucchiate una sopra l’altra sulla terra rossa arida alle porte del villaggio di Eyrib, in Kenya, è diventata il simbolo della devastazione causata dalla siccità nel Paese dell’Africa orientale. La foto shock rilanciata sui media, che sta diventando virale, è stata scattata dal fotoreporter Ed Ram. L’agenzia Getty Images ha riferito che gli animali, già deboli, sono morti dopo essere rimasti bloccati nel fango, proprio mentre stavano cercando di raggiungere un vicino bacino idrico, che si era quasi prosciugato.
Il mammifero artiodattilo africano e’ l’animale terrestre vivente più alto e il più grande ruminante esistente. Tutta la sofferenza, anche letale, provocata dalla mancanza dell’acqua, un bene primario, è racchiusa in questo scatto molto forte che ritrae i corpi emaciati e aggrovigliati delle sei giraffe uccise dalla siccità prolungata nella riserva di fauna selvatica di Sabuli.
Per evitare la contaminazione del locale serbatoio d’acqua, le loro carcasse sono state spostate alle porte del villaggio di Eyrib, teatro del dramma, nella contea di Wajir, nella provincia nord-orientale del Kenya. Secondo il quotidiano locale Star News, 4 mila giraffe potrebbero essere uccise dalla siccità, ma ad essere a rischio non sono solo gli animali.
“Le fonti d’acqua sia per le persone che per il bestiame si sono prosciugate, costringendo le famiglie a percorrere lunghe distanze e causando tensioni tra le comunità, il che ha portato ad un aumento dei conflitti intercomunali”, ha riferito l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari.