Le tre fasi e il sapore d’inverno. Il dominio dell’anticiclone, come anticipato più volte, sta per finire. Da domenica il tempo atmosferico diventerà decisamente dinamico e con una certa probabilità, durante la prossima settimana, vivremo tre fasi meteorologiche distinte. La prima fase è ormai certa, la seconda fase ha una probabilità del 60-70%, mentre la terza, essendo anche quella più a lungo termine, ha una probabilità inferiore ma assolutamente non trascurabile.
La prima fase avverrà da domenica a martedì e sarà caratterizzata da un calo termico associato a condizioni di maltempo non particolarmente intense che si muoveranno da Nord a Sud coinvolgendo quasi tutte le regioni tranne la Sicilia. Sulle precipitazioni di questa prima fase farò un focus nella giornata di domani. Giacconi pesanti, dunque? NO, felpe e maniche lunghe sì. È bene sottolineare che il calo termico riporterà semplicemente le temperature su valori molto vicini alla media del periodo, quindi avremo temperature da inizio ottobre, sicuramente più fresche di quelle attuali, ma non di certo invernali.
La seconda fase dovrebbe avvenire mercoledì e giovedì. L’approfondirsi di una bassa pressione al largo del Portogallo richiamerà correnti miti prefrontali dal Nord Africa verso parte della nostra penisola e ciò favorirà venti sostenuti di origine meridionale, cieli sabbiosi al centro-sud, ma soprattutto forte maltempo al centro-nord. Sono configurazioni bariche che possono provocare anche fenomeni autorigeneranti, perciò è un’evoluzione che seguirò con molta attenzione.
La terza fase che potrebbe verificarsi tra il 20 e il 23 ottobre è ancora tutta da confermare, poiché mancano diversi giorni. Tuttavia, siccome i due maggiori modelli previsionali, già da qualche giorno, iniziano a reiterare questa visione, è bene citarla. Quella bassa pressione al largo del Portogallo potrebbe fungere da calamita e attirare un’enorme massa d’aria polare di origine marittima/continentale verso l’Europa centrale, portando condizioni atmosferiche semi-invernali e prime nevicate a quote molto basse su diversi paesi. È ancora molto presto per confermare questa possibilità e per parlare di un eventuale coinvolgimento dell’Italia, ma è un’ipotesi che non va scartata.
Marco M.M.