Diritti

Nel giorno delle manifestazioni contro il genocidio in Medio Oriente vogliamo ricordare le giornaliste israeliane, curde e palestinesi vittime della logica disumana delle guerre

Senza dimenticare, neanche per un istante, tutti i crimini efferati compiuti dagli israeliani, armati e supportati dagli americani, nella loro folle crociata in medio oriente, prima che inizino le controverse manifestazioni contro il genocidio, Fotosinesi.info vuole ricordare innanzitutto una collega israeliana per poi unirsi a Women Press Freedom el denunciare quanto accade alle giornaliste curde in Turchia.


Hamas ha ucciso la caporedattrice Ayelet Arnin, 22 anni, durante il massacro del festival musicale Supernova nel sud di Israele, il 7 ottobre 2023. Arnin era vicedirettrice del notiziario serale dell’emittente pubblica Kan 11.  

Nei giorni scorsi, la polizia ha fatto irruzione nelle sedi di organizzazioni curde e nei centri culturali ad Amed, arrestando 28 persone, tra cui Rojda Yıldız , la direttrice della rivista femminista Jineology Magazine. I detenuti sono stati portati al Dipartimento antiterrorismo di Diyarbakır, dove è stato imposto un ordine di riservatezza, sollevando serie preoccupazioni sulla trasparenza. Utilizzare le leggi antiterrorismo per colpire giornalisti e attivisti è una tattica comune in Turchia, in particolare contro i media curdi, che affrontano una continua repressione a causa delle accuse di terrorismo. Con Women Press Freedom denunciamo la detenzione di Rojda e chiediamo il suo rilascio immediato.

Questi raid sono avvenuti appena una settimana prima del secondo anniversario dell’omicidio della giornalista curda e attivista per i diritti delle donne Nagihan Akarsel, uccisa il 4 ottobre 2022 a Sulaymaniyah. Mentre il suo assassino, un cittadino turco, è stato condannato, i funzionari statali turchi presumibilmente coinvolti nell’orchestrazione del crimine rimangono impuniti. La mancanza di azione da parte dei meccanismi internazionali per i diritti umani e l’inazione politica della comunità internazionale hanno permesso al governo turco di intensificare i suoi attacchi contro i giornalisti curdi. Ciò include le uccisioni di Gulistan Tara e Hero Bahadin da parte di un drone turco nel Kurdistan iracheno ad agosto. Tali attacchi e uccisioni non possono continuare.

Chiediamo assieme a Women Press Freedom  un’azione immediata da parte dei governi occidentali, in particolare UE e USA, per affrontare l’oppressione in corso che la stampa curda subisce da parte delle autorità turche, sia all’interno che all’esterno dei suoi confini. Non si deve permettere alla Turchia di violare impunemente il diritto internazionale.

 

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