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SANREMO 2024 La voce di Ghana e Ramazzotti supera quella di Guterres quando invocano: “Stop al genocidio”. Gasparri si è molto arrabbiato

Con il brano ‘La noia’ Angelina Mango sale sul podo più alto dell’Ariston. Al secondo posto Geolier con I’ p’ me, Tu p’ te, al terzo Annalisa con ‘Sinceramente’. L’artista 22enne ha trionfato con il 40.3 per cento delle preferenze totali, considerando le tre giurie (televoto, Sala Stampa, giuria delle radio). E’ la vittoria di una cantante donna dopo dieci anni: l’ultima era stata Arisa.

“Siete matti, grazie di cuore all’orchestra, a te Amadeus, a Fiorello, al mio team, a mia madre, a mio fratello, alla mia famiglia, grazie che siete venuti”, ha detto tra le lacrime Angelina Mango l’artista 22enne, figlia di Pino Mango e Laura Valente.

Dove non è riuscito Guterres delle Nazioni unite sono riusciti i cantanti di Sanremo. Se sono infatti rimbalzate nel vuoto le parole del segretario generale dell’Onu, parlando alla stampa, quelle delle star dell’Ariston hanno raggiunto 14.301.000 spettatori  con il 74.1% di share. L’anno scorso la media dell’ultima serata del festival, dalle 21.25 all’1.59, era stata di 12.256.000 telespettatori con il 66% di share.

Ma quel che più conta è che, mai come quest’anno, la kermesse canora è stata seguita da giovanissimi, sordi in genere a quanto accade nel mondo.  Stavolta invece tutti incollati al teleschermo per seguire i loro beniamini fino quasi alle tre del mattino.

Per i 40 anni di ‘Terra Promessa’, con cui ha vinto tra le Nuove Proposte, Eros Ramazzotti  nella terza serata aveva prima trascinato  il teatro in un mega karaoke, per poi lanciare il suo appello: “Ci sono quasi 500 milioni di bambini che vivono in zone di conflitto, altri milioni che non vedranno mai la terra promessa: basta sangue, basta guerre. Pace! I nostri pensieri forever”.

“Stop al genocidio” è il grido netto che Ghali lancia invece nella serata finale come appello per il conflitto in Medioriente, dopo aver cantato il brano Casa Mia. Accanto a lui l’alieno RichCiolino che dopo una lenta marcia di avvicinamento ieri sera finalmente è salito sul palco dell’Ariston. In platea la mamma lo sostiene con un cartello: “Sei il mio vincitore amore della mamma. TVB”.

Bandiere palestinesi e cartelli che inneggiano allo stop al genocidio e invitano al cessate il fuoco sono apparsi tra il pubblico durante l’esibizione di Tedua, che in collegamento dalla Costa Smeralda, al largo di Sanremo, canta Red Lights.

L’Ambasciatore israeliano ha detto che Ghali avrebbe incitato all’odio per aver detto “stop al genocydio”.
Secondo Maurizio Gasparri, presidente – vale la pena ricordare – di una società di cybersicurezza che ha stretti legami con Israele, i vertici della Rai dovrebbero scusarsi con le autorità di Israele e “attuare interventi riparatori”.

Ghali da Mara Venier  ha così risposto: “Continua la politica del terrore, la gente ha sempre più paura di dire «stop al genocidio», stiamo vivendo un momento in cui le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono «Viva la pace». Ci sono dei bambini di mezzo. Sono stato un bambino anche io. Sotto le bombe ci potrebbero essere dei geni, delle star, dei sognatori… Perché?”.

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