Ambiente

Un fiume di rifiuti pericolosi a Bari

Nell’ambito delle indagini delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, i Forestali del Comando Stazione di Cassano delle Murge, dopo una complessa indagine tecnica condotta con l’ausilio del C.N.R. di Bari, hanno portato alla luce una notevole quantità di rifiuti, pericolosi e non, tombati in uno dei versanti del Torrente Picone, nel comune di Sannicandro di Bari, località Parco delle Grotte, in area sottoposta a vincolo paesaggistico.

Gli uomini della Forestale, nel corso di una perlustrazione, avevano notato che dal terreno in questione affioravano rifiuti di vario genere. Inoltre, dall’analisi dello stato dei luoghi e delle ortofoto appariva evidente che, nel corso degli anni, era stata svolta una graduale e costante attività di riempimento di parte dell’alveo del torrente, con il risultato di occultare un illecito smaltimento di rifiuti e nello stesso tempo ottenere una maggiore superficie coltivabile.

Un secondo sopralluogo, svolto con la collaborazione del personale del C.N.R. di Bari e con l’ausilio della strumentazione georadar, aveva confermato l’elevata probabilità della presenza di rifiuti nel sottosuolo.

L’attività di escavazione eseguita nei giorni scorsi ha riscontrato tale ipotesi, portando alla luce cumuli di materiali contenenti amianto, rifiuti derivanti da attività di costruzione/demolizione, miscele bituminose, pneumatici fuori uso oltre a vetro, plastica e rifiuti urbani non differenziati. Inoltre, le stesse radici dell’uliveto sovrastante il terreno affondavano tra i rifiuti, tanto che sono in corso approfondimenti istruttori per verificare eventuali ripercussioni critiche sulle colture olivicole.

I tre proprietari del terreno sono stati denunciati per discarica abusiva, oltre che per violazione della normativa a tutela del paesaggio.

Condividi