Attualità

Vaccini, scienza a cinque stelle

Quando si è deciso che la scienza fosse più importante della politica? Chi l’ha deciso e perché?”, scrive Barillari. “A questo siamo arrivati. Visto che i politici sono tutti ignoranti, allora mettiamo medici e scienziati a scrivere le leggi, piuttosto che fargli perdere tempo a fare ricerche, ad analizzare dati e numeri, e ad occuparsi di curare i loro malati. Cosi’ finalmente avremo leggi che obbligheranno davvero ‘il gregge’ a trattamenti sanitari decisi dai medici”.

“Perché gli scienziati dello stampo di Burioni– aggiunge- cioè legati a doppio filo sia alle multinazionali del farmaco che ai partiti del passato bocciati alle urne dagli italiani, sono davvero convinti di detenere l’unica verità possibile, eterna ed inconfutabile….e sono davvero convinti che la politica si debba inchinare supinamente a loro”. 

Ci hanno dispensato sotto la definizione di “scienza” le LORO SCELTE POLITICHE– continua ancora Barillari-: valori soglia, immunità di gregge, obbligo, ricerche post-marketing, analisi prevaccinali, emergenze infettive, dosi e monodosi vaccinali, tempi di produzione e somministrazione, calendario vaccinale.  Queste sono scelte POLITICHE, badate bene. Non metodo scientifico”.

Questa mattina è arrivata anche la presa di distanza del Movimento che, con un post sul blog delle stelle, isola la posizione no vax espressa a piu’ riprese nei giorni scorsi da Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio: “Il MoVimento 5 Stelle prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio Davide Barillari. La linea del MoVimento sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti dal ministro della Salute Giulia Grillo”.

«No al rinvio di un anno dell’obbligo di presentare i certificati vaccinali per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e ai nidi». È la posizione espressa dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, in merito all’emendamento approvato con il decreto milleproroghe. L’emendamento, afferma, «non risponde all’evidenza scientifica circa la necessità delle vaccinazioni. Lanciamo un appello al Parlamento perché rispetti la scienza».

GUARDA IL VIDEO – Slitta di un anno l’obbligo dei vaccini a scuola

L’appello al Parlamento
«Sulle vaccinazioni lanciamo un appello al Parlamento, perché, nelle sue decisioni, rispetti sempre la scienza e metta il ministro della Salute, Giulia Grillo, nelle migliori condizioni per lavorare», ha sottolineato Anelli all’indomani dell’approvazione al Senato dell’emendamento al decreto Milleproroghe che fa slittare di un anno l’obbligo vaccinale come condizione per l’ingresso alle scuole
dell’infanzia e ai nidi.

Sostegno alla ministra Grillo
«Esprimiamo la nostra piena fiducia nel ministro – prosegue Anelli – e le assicuriamo il nostro sostegno, sapendo che potrà contare anche su tutti gli organismi tecnico-scientifici a sua disposizione per garantire le coperture vaccinali senza compromettere o ledere alcun diritto». Ha ricordato che l’articolo 32 della Costituzione tutela la Salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività: «Al ministro il compito di attuare tale tutela, attraverso politiche sanitarie che si fondino sulle migliori evidenze scientifiche a nostra disposizione».

Fattori vota contro
Già ieri la senatrice del M5s Elena Fattori aveva votatp in dissenso dal suo gruppo sull’emendamento che ha fatto slittare di un anno l’obbligo vaccinale per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e ai nidi. La senatrice ha ricordato che i bambini immunodepressi sono così «a rischio di esclusione scolastica» e ha precisato di rispettare la scelta del suo gruppo «ma per storia personale, professionale e dolorosamente di madre non posso fare altro che dissociarmi dal mio gruppo e esprimere un indignato voto contrario».

Dissenso anche dal senatore pentastellato Trizzino
Dopo la senatrice Elena Fattori, anche il senatore pentastellato Giorgio Trizzino, che è anche direttore sanitario dell’ospedale civico di Palermo, ha espresso dissenso sullo slittamento e ha affermato di condividere la posizione della senatrice Fattori: «Non si ritenga – scrive su Fb – che per garantire l’accesso a asili nido e materne si possa immaginare qualsiasi forma di deroga sull’obbligo a vaccinare i bambini». Sulle stesse posizioni Guido Silvestri, docente presso la Emory University e considerato nei mesi scorsi il consulente del Movimento per la “vaccination policy” e ospitato anche sul blog: «Delle due l’una.

O si sta con la Scienza e la Medicina serie, per cui la legge Lorenzin (più o meno giusta che sia) si modifica in modo logico, razionale ed organico, lavorando con gli esperti delle istituzioni insieme a quelli indipendenti. Oppure si fanno queste tristi “danze della furbizia”, usando il mille-proroghe come scudo per eliminare (di fatto) l’obbligo senza, al momento, alcun piano alternativo chiaro, e quindi di fatto allineandosi ai desiderata di Salvini e dei suoi, che dicono che i vaccini sono troppi e fanno l’elogio pubblico dei nanologi», attacca Silvestri.

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