Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza. La risoluzione chiede che la tregua duri almeno fino alla fine del mese sacro del Ramadan (che termina il 9 aprile) e che possa portare a un cessate il fuoco “duraturo e sostenibile”. Inoltre, chiede la liberazione degli oltre cento ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas e la rimozione delle barriere che impediscono l’ingresso di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. La mozione è stata proposta dal Mozambico, ed è stata approvata con 14 voti favorevoli, mentre gli Stati Uniti si sono astenuti, consentendo l’approvazione della risoluzione, dopo che negli ultimi mesi si erano opposti a tre precedenti risoluzioni che chiedevano un cessate il fuoco. L’astensione rappresenta un cambiamento radicale nella posizione degli Stati Uniti, che – in realtà – già nelle ultime settimane avevano cambiato approccio e stavano aumentando la pressione su Israele affinché concedesse una tregua nei combattimenti a Gaza. La scorsa settimana gli stessi Stati Uniti avevano proposto una mozione per un cessate il fuoco, che era stata tuttavia bocciata da Russia, Cina e Algeria, che ritenevano che il linguaggio della mozione fosse troppo “politicizzato” e che non chiedesse effettivamente una tregua nei combattimenti. Le risoluzioni del Consiglio sono vincolanti e, anche se non dispone di mezzi per imporne il rispetto, ha il potere di imporre azioni punitive nei confronti degli Stati nel caso in cui non rispettassero le risoluzioni, ad esempio attraverso l’imposizione di sanzioni economiche.
Di seguito la dichiarazione di Avril Benoît, direttrice generale di Medici Senza Frontiere (MSF) negli Stati Uniti dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione per chiedere un cessate il fuoco a Gaza nel mese di Ramadan.
“Dopo mesi di ritardi e un prezzo enorme pagato dagli oltre due milioni di civili che vivono a Gaza, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha finalmente adottato una risoluzione che richiede un cessate il fuoco immediato durante il mese di Ramadan. Si tratta di un passo in avanti che dovrà vedere azioni concrete, anche se un cessate il fuoco di due settimane non è sufficiente per rispondere agli enormi bisogni umanitari. Ribadiamo la nostra urgente richiesta di un cessate il fuoco duraturo, ora.
Nel frattempo, i membri del Consiglio devono assicurarsi che il cessate il fuoco venga immediatamente messo in atto e non finiscano per essere parole al vento. Abbiamo già visto due risoluzioni del Consiglio di Sicurezza (2712 e 2720), incentrate sull’emergenza umanitaria a Gaza, essere ampiamente ignorate dal governo di Israele. I membri del Consiglio, individualmente e collettivamente, devono garantire che le parti rispettino le disposizioni della risoluzione.
La protezione dei civili e delle infrastrutture civili, così come l’accesso umanitario, non possono essere vincolati a nessun’altra questione. I membri del Consiglio devono cogliere questa opportunità per fermare la punizione collettiva della popolazione di Gaza. Anche se i membri del Consiglio hanno votato a favore di questa risoluzione essenziale, l’esercito israeliano sta continuando ad attaccare i civili e gli ospedali e ad ostacolare l’accesso umanitario. Gli ospedali che erano stati rimessi in funzione sono di nuovo sotto attacco e l’UNRWA, principale fornitore dell’assistenza umanitaria a Gaza, continua a subire tagli ai finanziamenti e restrizioni alle operazioni”.
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