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Zelensky a Ue: “Rafforzare l’industria militare rende tutti più forti”. Hamas a Mosca, Qatar chatta con gli Stati Uniti

“Continuare a fare pressioni sulla Russia”. Lo ha chiesto ai leader della Ue il presidente ucraino, Zelensky. In particolare procedendo “rapidamente con il prossimo pacchetto di sanzioni” e che sia “più grande e più forte dei precedenti”, ha sottolineato. Il tetto ai prezzi del petrolio “deve essere rivisto”, ha aggiunto. Bisogna lavorare insieme per “rafforzare l’industria militare perché “rende tutti più forti”. Ed evidenzia: “Questa guerra serve a decidere come deve essere l’Europa. Decidiamo noi, non il Cremlino.”

Al Cremlino intanto oggi c’è stato Husam Badran, membro della delegazione di Hamas in visita che ha dichiarato all’agenzia di stampa russa RIA Novosti: “I bombardamenti israeliani non hanno compromesso il movimento, che mantiene un alto livello di potenziale militare e forza politica a Gaza”. Inoltre l’esponente dell’ufficio politico di Hamas ha sostenuto che la Russia può ricoprire un ruolo chiave per porre fine alla guerra tra Gaza e Israele.

Washington Post: Qatar rivedrà rapporti con Hamas dopo crisi con ostaggi
Il Qatar rivedrà i suoi rapporti con Hamas dopo la crisi degli oltre 220 ostaggi seguita all’assalto sferrato contro Israele lo scorso 7 ottobre. Lo scrive il ‘Washington Post’ citando proprie fonti diplomatiche ben informate e a condizione di anonimato, secondo le quali il Qatar rivedrà i rapporti con Hamas dopo averne parlato con gli Stati Uniti. Durante un recente incontro a Doha tra il Segretario di Stato Usa Antony Blinken e l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, si è infatti giunti a un accordo, di cui non si era a conoscenza, per la gestione dei rapporti con Hamas. Ancora incerto, spiegano le fonti citate dal Washington Post, se la revisione porterà all’espulsione dei leader di Hamas dal Qatar, dove per molto tempo hanno gestito il loro ufficio politico a Doha.
L’accordo è un tentativo di bilanciare l’obiettivo a breve termine dell’Amministrazione Biden di salvare il maggior numero possibile di ostaggi con l’obiettivo a lungo termine di cercare di isolare Hamas dopo la furia del 7 ottobre in Israele, si legge. Il Qatar è stato determinante nell’aiutare gli Stati Uniti e Israele a garantire il rilascio degli ostaggi e a comunicare con Hamas su altre questioni urgenti, compreso il flusso di aiuti umanitari a Gaza e il passaggio sicuro di palestinesi-americani fuori dall’enclave palestinese. Ma la decisione del Qatar di fornire un rifugio ai leader politici di Hamas e di ospitare un loro ufficio a Doha, presa più di un decennio fa, è stata esaminata dai repubblicani al Congresso e da altri sostenitori della linea dura filo-israeliana.

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