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M.O. E’ caos nell’aeroporto internazionale russo di Machačkala. E la Francia critica i coloni israeliani

Mentre Macron e Biden tirano le orecchie ai coloni israeliani, si alza la tensione all’aeroporto internazionale di Machačkala, in Dagestan (Federazione Russa), dove centinaia di persone hanno invaso la pista cercando di salire a bordo di un aereo della RedWings in arrivo da Tel Aviv con intenzioni chiaramente ostili nei confronti dei passeggeri israeliani. L’aeroporto nel frattempo è stato sgomberato dalla Rosgvardija e chiuso dalla Rosaviacija, regolatore del traffico aereo, fino alle 2.59 del 6 novembre. Negli scontri per riportare la calma nello scalo, 9 poliziotti sono stati feriti.

Mentre i passeggeri in autobus mostrano i passaporti russi per dimostrare di non essere israeliani Ahmad Afandi, il muftì del Daghestan, fa appello alla calma, a non percorrere la strada dell’odio interetnico e confessionale e invita i manifestanti ad allontanarsi dall’aeroporto.

A tracciare un primo bilancio sono le autorità russe. “Più di 150 partecipanti attivi ai disordini sono stati identificati, e 60 di loro sono stati arrestati”, ha riferito l’ufficio stampa del ministero russo degli Interni in un comunicato, precisando che 2 dei 9 poliziotti feriti sono in ospedale. A dare un senso all’evento ci prova invece il prof. Francesco Dall’Aglio:
“Pare che la causa dei disordini sia da ricercarsi in un canale Telegram, Утро Дагестан, che in realtà è riconducibile al “solito” Ilya Ponomarev, l’animatore della “Legione russa”. Infatti i disordini sono stati immediatamente commentati sia da Israele (ovviamente) che dalle autorità ucraine, come segno dell’antisemitismo latente dell’amministrazione russa nel tentativo di saldare gli aiuti all’Ucraina con quelli a Israele, nel nome della lotta all’antisemitismo.
Утро Дагестан, una volta raggiunto lo scopo, è sparito da Telegram.”

Nelle stesse ore “la Francia condanna fermamente gli attacchi dei coloni che hanno portato alla morte di diversi civili palestinesi negli ultimi giorni in Cisgiordania, così come alla partenza forzata di diverse comunità”.Così un comunicato del ministero degli Esteri. Intanto il presidente Macron su X ribadisce il suo impegno “per una tregua umanitaria per proteggere la popolazione di Gaza”. “17 t di carichi umanitari sono arrivati dalla Francia in Egitto. Continuano i nostri sforzi via terra e mare.Solidali con Egitto e Mezzaluna”.

Oltreoceano, invece, Joe Biden ribadisce a Benjamin Netanyahu che “Israele ha ogni diritto e responsabilità di difendere i suoi cittadini dal terrorismo” e ha messo in evidenza che “è necessario che lo faccia in linea con le leggi umanitarie internazionali che danno la priorità alla tutela dei civili”. Lo afferma la Casa Bianca riferendo della conversazione telefonica, la prima da quando Israele è entrato a Gaza, fra il presidente Joe Biden e il premier Benjamin Netanyahu. Possiamo andare a dormire tranquilli.

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