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Aborto, torna la libertà nell’Ohio, svanisce in Crimea e rischia nell’intera federazione russa

L’Ohio inserirà il diritto all’aborto all’interno della propria Costituzione. Lo hanno deciso gli elettori dello Stato, che ieri hanno approvato la modifica della Costituzione locale attraverso un referendum. Il diritto all’aborto in Ohio  era stato messo in forte discussione nel 2022, dopo la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di cancellare il diritto all’aborto a livello federale. Ieri ci sono state numerose elezioni locali negli Stati Uniti, tra cui l’elezione dei governatori del Kentucky e del Mississippi, e quelle del Congresso statale in Virginia. I democratici hanno trionfato in Kentucky e in Virginia, mentre i repubblicani hanno vinto in Mississippi.

Negli ultimi giorni vi sono notizie -riportate da Giovanni Savino su Telegram-, invece, su come in varie regioni del paese si stia procedendo a limitazioni alla facoltà di poter ricorrere all’interruzione di gravidanza, oggi è la Crimea ad annunciare che nelle cliniche private presenti sul territorio non si potrà abortire. Ieri alla Duma si è annunciata la presentazione di una proposta per incentivare economicamente la rinuncia all’interruzione di gravidanza, ancor prima in Mordovia e nella regione di Tver’ sono state annunciate multe verso chi “convince ad abortire”.

“Si tratta – spiega lo storico – di porre in azione quanto da tempo richiedono la Chiesa ortodossa e gli esponenti nazional-conservatori, indicando negli aborti (diminuiti di gran lunga rispetto alla tarda età sovietica e agli anni della shock-therapy ultraliberista grazie alla diffusione della contraccezione) la causa della crisi demografica che attanaglia la Russia, con pochi momenti di ripresa, dal 1990”.

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