Una decina di palestinesi, di cui sei fra donne e bambini, sono stati uccisi in diversi attacchi aerei la notte scorsa a Rafah, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa palestinese WAFA. Gli aerei israeliani hanno preso di mira un edificio residenziale, provocando la morte di nove persone, nel quartiere Tal as-Sulatn a Rafah nel sud della Striscia di Gaza, dove si rifugia oltre un milione di palestinesi sfollati dalle regioni del nord. Un’altra persona è stata uccisa in un altro attacco, a est della citta’ vicino al cimitero.
Nelle ultime 24 ore i mezzi da combattimento dell’aeronautica militare israeliana hanno bombardato anche “decine di obiettivi – considerati – terroristici” nel nord della Striscia di Gaza, nella zona di Beit Hanoun, da dove erano partiti attacchi contro la citta’ israeliana di Sderot. L’esercito ha anche riferito di uno scontro nel centro di Gaza tra le sue truppe e un “terrorista che rappresentava a a loro dire – una minaccia”, che e’ stato ucciso.
Come riportato dal portale israeliano N12, negli ultimi giorni è cresciuta la preoccupazione nello scenario politico del Paese per la possibile emissione di mandati di arresto internazionali, da parte della Corte Internazionale di Giustizia, nei confronti di esponenti primari del governo e della sicurezza israeliana, compreso il Primo Ministro Benjamin Netanyahu.
In particolare, quest’ultimo avrebbe chiesto ai Ministri degli Esteri di RegnoUnito e Germania di aiutarlo a evitare questa eventualità: il lavoro di lobbying di Israele sarebbe aumentato considerevolmente negli ultimi giorni.
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