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Bologna, chat criptate per traffico di droga mentre la Camera approva il ddl intercettazioni “a tempo”

Individuati e arrestati i componenti di un’organizzazione criminale internazionale specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti tra Italia e Olanda.

Cinque persone sono finite in manette al termine di un’indagine dei poliziotti della Squadra mobile di Bologna per il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dalla disponibilità di armi. Altre dodici persone, indagate in stato di libertà, sono state sottoposte a perquisizione domiciliare.

Tra tra il 2019 e 2020 la Squadra mobile di Bologna aveva condotto un’indagine nei confronti di una associazione criminale ritenuta responsabile di reati in materia fiscale e tributaria, durante la quale, erano state intercettate utenze telefoniche criptate, in particolare quelle associate alla piattaforma “Sky Ecc”.

Grazie all’analisi tecnica condotta dal Servizio di polizia scientifica di Roma, è stato possibile individuare questo sofisticato sistema di comunicazione, basato sull’uso di telefoni criptati, in possesso di alcuni degli indagati.

La piattaforma consentiva ad un gruppo chiuso di clienti, registrati in forma anonima con un codice alfanumerico e nickname di fantasia, lo scambio sicuro del cosiddetto “end to end” (senza conservazione di copia sul server) di file audio e video, immagini e messaggi di testo per via telematica con altrettanti canali protetti con chiavi crittografate non intercettabili.

Le comunicazioni erano gestite attraverso dei criptofonini, con server sparsi in tutto il mondo, spesso collocati in Paesi offshore (Costarica), ma anche in Canada e Olanda.

Attraverso un’operazione svolta nel 2021 dalle autorità giudiziarie di Belgio e Olanda in cui sono state sequestrate delle chat criptate riferibili alla piattaforma sopra indicata e, alla collaborazione fornita da Europol ed Eurojust, veniva data la possibilità a tutti i Paesi membri di fruire dei dati scovati sulla base dell’Ordine di indagine europeo.

L’analisi di dati cruciali delle chat criptate tramite l’app Sky-Ecc in possesso dei poliziotti di Bologna ha permesso d’individuare la struttura del gruppo dell’organizzazione internazionale di trafficanti di droga con ramificazioni nazionali e internazionali.

In pochi mesi gli investigatori hanno così, documentato nove importazioni di cocaina per un totale di 41,5 chili, altrettante di marijuana, per un totale di 76,5 chili, e una da 280 chilogrammi di hashish, per un valore complessivo sul mercato stimato in oltre cinque milioni di euro.

L’indagine della Squadra mobile, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna, si è avvalsa della collaborazione del collaterale ufficio investigativo spagnolo, del supporto dall’unità di contatto del Servizio centrale operativo (Sco) l’Udyco di Madrid e delle Squadre mobili di Rimini, Treviso e Verona, località dove gli indagati sono stati arrestati.




Nella notte, l’aula della Camera ha approvato la proposta di legge ‘Modifiche alla disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione’. I sì sono stati 147, i no 67 e un astenuto. Il provvedimento prevede, tra l’altro, che “le intercettazioni non possono avere una durata complessiva superiore a quarantacinque giorni, salvo che l’assoluta indispensabilità delle operazioni per una durata superiore sia giustificata dall’emergere di elementi specifici e concreti, che devono essere oggetto di espressa motivazione”.

DE RAHO (M5S): GOVERNO MELONI STA DANDO IMMUNITÀ AI DELINQUENTI
“Ci sono tanti reati gravi che senza intercettazioni non possono essere individuati e puniti, 45 giorni sono un periodo del tutto irrilevante, chi propone questa norma lo sa e non ritiene importante portare avanti le indagini. Si pensi all’omicidio, quando non si trovano le prove nelle prime 48 ore: a quel punto serve una pluralità di intercettazioni per rintracciare i responsabili e comprendere il contesto nel quale è maturato. A questo fine 45 giorni non bastano affatto. Il governo Meloni sta decidendo di dare un’immunità ai delinquenti. Quello che si sta consumando in quest’aula è gravissimo”. Lo ha detto ieri alla Camera il deputato M5S Federico Cafiero De Raho.


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