Attualità

Varese, insegnante accoltellata a scuola, arrestato uno studente con disturbi psichici

Uno studente minorenne è stato arrestato dalla Polizia stamani a Varese con l’accusa di lesioni per aver ferito con una coltellata un’insegnate all’ingresso a scuola.
   
 La docente, di 57 anni, insegna nella scuola che il minore frequenta ed è stata portata all’ospedale di Varese in codice giallo e non è in pericolo di vita.

Lo studente è un minorenne con riconosciuti disturbi psichici. Successivamente all’aggressione il ragazzo si è soffermato nei pressi della scuola a parlare con alcuni docenti in attesa delle forze dell’ordine. È stato poi arrestato dalla squadra Volanti dalla polizia di stato intervenuta presso l’istituto di via Uberti.

La scuola si è già attivata per dare ai ragazzi e ai docenti un supporto psicologico al fine di affrontare al meglio la situazione, per quanto possibile. “È opportuno sottolineare che il ragazzo, autore dell’aggressione – specifica l’istituto con una nota stampa -, è sempre stato seguito con competenza e professionalità dalla scuola e accompagnato per il miglioramento delle sue competenze psico-attitudinali. Tutta la Direzione e il personale esprimono solidarietà alla collega ferita e non vogliono far mancare il sostegno e supporto al giovane e alla sua famiglia”.

Sono diversi i commenti giunti alla notizia del fatto:

«Esprimo tutta la mia vicinanza e l’augurio di pronta guarigione all’insegnante aggredita questa mattina – dice l’assessora ai Servizi educativi del Comune di Varese Rossella Dimaggio – Massima solidarietà nei confronti di chi svolge un ruolo tanto importante come quello dell’istruzione dei nostri ragazzi e ragazze. Questi fenomeni sono il segno di un’emergenza educativa e dimostrano come sia urgente che il Governo netta in campo risorse e strumenti, anche per il supporto psicologico per i nostri ragazzi, e non si lascino soli insegnanti e giovani in luoghi così importanti come le scuole».

«Esprimo la mia solidarietà all’insegnante accoltellata oggi a Varese da uno studente. La mia vicinanza va anche a tutti gli altri professori e ragazzi della scuola – Commenta la deputata varesina Maria Chiara Gadda, vice capogruppo di Italia Viva alla Camera – Bisogna dare alle scuole, a partire da quelle dove ci sono situazioni di maggiore fragilità, più strumenti per operare perché gli insegnanti e gli alunni non possono essere lasciati a loro stessi. La nostra società purtroppo vive un forte disagio sociale, e il tema della salute mentale esiste anche nelle scuole. Bene le proposte legate allo psicologo a scuola, ma deve esserci un investimento vero e serio in questa direzione. C’è poi, indipendentemente da quanto successo stamattina, anche un tema culturale che va affrontato con gli adulti e i genitori. Troppi gli episodi di violenza nei confronti di insegnanti, operatori sanitari, forze dell’ordine. Se manca il rispetto nei confronti dell’autorità, qualunque essa sia, la società crolla. Conosco quanto Enaip, l’istituto professionale delle Acli, oltre all’attività didattica frontale porti avanti progetti di inclusione e presa in carico dei ragazzi più fragili. A loro il mio ringraziamento e impegno a sostenere maggiormente queste realtà così preziose in termini di inserimento lavorativo e sociale».

«Un altro atto di violenza che colpisce un’insegnante nel nostro territorio alla quale esprimo tutta la
mia vicinanza, anche alla sua famiglia – Ha commentato invece il senatore del Pd Alessandro
Alfieri – Un atto di violenza ingiustificabile che ci deve far riflettere sia sul profondo disagio sociale che vivono i nostri adolescenti sia sulla vulnerabilita’ del mondo scolastico che fa fatica a prevenire e riconoscere questo malessere profondo prima che sfoci in forme di violenza come questa».

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